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I MOTIVI. La mobilitazione - spiegano le sigle sindacali - nasce dal fatto che, a quattro mesi dall’insediamento dei nuovi vertici del Ministero, nonostante le gravissime criticità delle amministrazioni della Giustizia, le relazioni sindacali sono ferme senza giustificazione alcuna, rischiando ancora una volta di penalizzare le lavoratrici e i lavoratori. Insostenibile la mancanza di personale del comparto Giustizia anche a Foggia, con un aumento dei carichi di lavoro in particolare per l’Ufficio UEPE e il DAP. Le rivendicazioni della protesta riguardano infatti, l’ampliamento degli organici di tutti i Dipartimenti ed il piano straordinario di assunzioni nelle funzioni centrali e nella dirigenza, lo scorrimento della graduatoria per le assunzioni negli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti e informatizzazione degli stessi, il miglioramento delle procedure previste dal Pnrr su digitalizzazione e smaterializzazione.
LO SBLOCCO. I sindacati chiedono inoltre il pagamento del salario accessorio 2020-21 a tutti i lavoratori della Giustizia e l’apertura della contrattazione sul 2022-23, lo sblocco delle progressioni economiche orizzontali, ora ferme al 2019, lo sblocco delle carriere, applicando gli accordi già sottoscritti, il pagamento dell’incentivo ai lavoratori che assicurano servizi connessi agli appalti di lavori, servizi e forniture.
"Giustizia allo sfascio", mobilitazione del personale anche al Tribunale di Foggia
Mobilitazione al Tribunale di Foggia. Le segreterie territoriali di FP CGIL – CISL FP – UILPA hanno convocato un'assemblea di tutto il personale del comparto della giustizia (DAP, DOG, DGMC, Archivi notarili), per aderire alla Giornata Nazionale di Protesta sulla Giustizia indetta dalle tre organizzazioni sindacali a Roma e nelle altre città italiane dietro le parole “Giustizia allo sfascio”. L’assemblea si svolgerà alle ore 12 presso l’Aula 3 (Sez. Civile) del Tribunale di Foggia.
I MOTIVI. La mobilitazione - spiegano le sigle sindacali - nasce dal fatto che, a quattro mesi dall’insediamento dei nuovi vertici del Ministero, nonostante le gravissime criticità delle amministrazioni della Giustizia, le relazioni sindacali sono ferme senza giustificazione alcuna, rischiando ancora una volta di penalizzare le lavoratrici e i lavoratori. Insostenibile la mancanza di personale del comparto Giustizia anche a Foggia, con un aumento dei carichi di lavoro in particolare per l’Ufficio UEPE e il DAP. Le rivendicazioni della protesta riguardano infatti, l’ampliamento degli organici di tutti i Dipartimenti ed il piano straordinario di assunzioni nelle funzioni centrali e nella dirigenza, lo scorrimento della graduatoria per le assunzioni negli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti e informatizzazione degli stessi, il miglioramento delle procedure previste dal Pnrr su digitalizzazione e smaterializzazione.
LO SBLOCCO. I sindacati chiedono inoltre il pagamento del salario accessorio 2020-21 a tutti i lavoratori della Giustizia e l’apertura della contrattazione sul 2022-23, lo sblocco delle progressioni economiche orizzontali, ora ferme al 2019, lo sblocco delle carriere, applicando gli accordi già sottoscritti, il pagamento dell’incentivo ai lavoratori che assicurano servizi connessi agli appalti di lavori, servizi e forniture.
di Redazione
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