Foggia, il mistero sulla morte di Siddou: l'appello di parenti e amici per conoscere la verità
Condividiamo e facciamo nostro il grido d’allarme di parenti, colleghi
e amici che chiedono di conoscere la verità su Siddou Oumarou Mamane,il giovane del Niger trovato privo di conoscenza
la Vigilia di Natale nel parcheggio di Zuretti. Ecco l’articolo dell’amico e
collega Emiliano Moccia, pubblicato sulla webtv ‘FrontieraTv’.
IL CASO. Siddou
Oumarou Mamane è morto. Il suo cuore, dopo una quindicina di giorni di coma, ha
smesso di battere ieri sera. La vigilia di Natale il suo corpo era stato
ritrovato privo di conoscenza nel parcheggio Zuretti di Foggia. Pare sia caduto
dal secondo anello del parcheggio, un volo che non gli ha lasciato scampo. Ma come è caduto Siddou? Ha provato a suicidarsi?
Qualcuno lo ha forse spinto giù? Oppure ha perso l’equilibrio per cause da
accertare ed è precipitato involontariamente? Domande a cui famigliari,
colleghi ed amici cercano disperatamente risposte. Risposte che non
riporteranno in vita il 32enne del Niger, ma che potrebbero quanto meno fare
chiarezza sulla morte di un giovane mediatore culturale che con fatica si stava
costruendo un futuro migliore in Italia, dopo aver lasciato il proprio Paese.
L’APPELLO. Siddou svolgeva,
dunque, l’attività di mediatore culturale presso il Centro di Accoglienza per
Richiedenti Asilo di Borgo Mezzanone, era volontario presso la Croce Rossa di
Foggia e seguiva un corso serale per prendere il diploma. Aveva molti amici ed
era stimato dai colleghi. Eppure, la sera del 24 dicembre è successo qualcosa.
Le telecamere di videosorveglianza del parcheggio Zuretti non hanno contribuito
a fare luce sulla vicenda, ma quel che è certo è che la caduta gli ha provocato
dei danni al cervelletto irreverbilili. La Polizia sta svolgendo le indagini
per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda. Per questo, famiglia, colleghi ed
amici vogliono conoscere la verità. Vogliono capire come siano andati realmente
i fatti, chiedono che sia alzato il velo sulla morte di un giovane migrante che
sognava di vivere in modo dignitoso e libero qui a Foggia, la sua nuova casa.
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