Dalle grelle a bombe e giornali, il Museo della memoria '43 è realtà
Il racconto dell'inaugurazione di Salvatore Aiezza
Il Museo della Memoria '43 è realtà. Alle ore 10.45 di domenica 12 maggio, dopo un breve discorso del Presidente del Comitato perla realizzazione del Monumento, Alberto Mangano, che, insieme ai componenti dello stesso sodalizio ha voluto e realizzaIl racconto to l’esposizione permanete, e del sindaco, si è proceduto al taglio del nastro e alla successiva benedizione dei locali e dei presenti, impartita da Don Rosario.
L'EVENTO. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato un gran numero di persone, tra cui i rappresentanti parlamentari, un nucleo di rappresentanza dei Carabinieri in congedo, e numerosi anziani; questi ultimi, in particolare, sono stati i più attenti alle parole pronunciate da Mangano e Landella e hanno visitato il museo dimostrando grande interesse. Non sono mancati gli occhi lucidi per qualcuno che, guardando i tanti cimeli, foto, giornali, oggetti, tutti rigorosamente originali, è ritornato alla memoria di quella tragica estate.
IL RICORDO. Ed è proprio questa una delle emozioni che i componenti del Comitato, sin da quando hanno intrapreso la realizzazione di questa importante opera per la città, volevano provocare. Sollecitare il ricordo in quanti hanno vissuto quel periodo e la curiosità e interesse delle nuove generazione; affinché il filo della memoria che lega passato al futuro non vada mai disperso. Il risultato è stato evidente nelle tante domande che alcuni ragazzi delle scuole medie presenti, hanno posto ai vari membri del Comitato e alla volontà di donare documenti e oggetti d’epoca, che magari molti custodivano, dimenticati, i qualche scaffale, al neonato museo. Tra i tanti cimeli in mostra particolare interesse hanno destato le grelle che venivano utilizzate per la costruzione delle piste aeroportuali; le cassette per le munizioni e vettovagliamento, il governale di bombe e aerei; radio d’epoca che trasmette il messaggio, riprodotto dall’originale, di Badoglio per l’armistizio; le foto e immagini che vengono riproposte in video con voci e suoni originali; Indicatori di rifugio anti bombe, schegge di ordigni bellici e moltissimo altro.
LE APERTURE. Il museo, permanente, che ha la sede presso la sala ex ATAF, sotto il colonnato della Villa Comunale, resterà aperto seconda e quarta domenica del mese; per le scuole, che già hanno manifestato grande interesse, verranno invece dedicati giorni appositamente individuati . Ugualmente, su prenotazione, eventuali gruppi che ne avessero interesse potranno contattare l’organizzazione dell’esposizione per prenotare una visita. (Salvatore Agostino Aiezza)
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