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"La nostra terra": tra legalità e impegno, il video carico di speranza delle studentesse foggiane

Lo hanno chiamato cortometraggio, in realtà sarebbe meglio definirlo come "raccolta di testimonianze". Hanno incontrato persone speciali e si sono sedute per terra a gambe incrociate ad ascoltare le loro storie, un po' come si fa da piccoli con i nonni. Loro sono  Alice Marchesino, Ilenia Iamele, Ines Grassi, Ilaria Castore, Rossella Sabatino, Michela Tonelli e  Fabiola Ulivieri. Tutte studentesse del liceo scientifico Volta di Foggia, tutte contraddistinte dall'impegno civico. Hanno trasformato un progetto scolastico nell'occasione per fare qualcosa di diverso. "Siamo cresciute, abbiamo imparato a mettere e metterci in discussione, abbiamo conosciuto un'altra faccia della realtà, quella che spesso non si racconta. Siamo quasi abituati - spiegano - a sentir parlare di violenze, di omicidi, di diritti violati, raramente ci concentriamo su quanto tutto ciò sia indecente. Bene, non abbiamo fatto altro che dare voce a testimoni diretti o indiretti di tali episodi. Ringraziamo con il cuore tutte le persone che hanno collaborato con noi e che si sono rese disponibili per la realizzazione di questo progetto in cui abbiamo creduto molto. Ringraziamo quello che si può definire 'ospite speciale' e che chiude il video, emblema attuale della battaglia contro la mafia".

L'IMPEGNO. La fatica - assicurano - è stata tanta, ma maggiore è la soddisfazione nel vedere il prodotto finito. "Personalmente riteniamo che noi giovani dovremmo smettere di lamentarci: forse dovremmo concederci di più all'ascolto, all'osservazione, allo studio. Ci si può lamentare di qualcosa soltanto quando la si conosce. Smettiamola quindi di soffrire per una città che tutti quanti diciamo di odiare, questa città è formata da noi e se certi problemi persistono è perchè, alla fine, ci siamo dentro e forse ci fanno anche comodo. Osserviamo bene ciò che ci circonda, non aspettiamo che i problemi ci sommergano. Speriamo vivamente che questo pseudo-cortometraggio possa smuovere qualcosa, o perlomeno suscitare qualche domanda in chi lo guarderà. Speriamo che questo possa essere l'inizio di un nuovo cammino. Noi ci crediamo, e voi?".

di Redazione 


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