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Una "Notte al museo": il racconto di Cinzia Rizzetti tra storia e tradizioni di Foggia
Tante persone al museo e sono le 10, meglio le 22. Al Museo Civico di Foggia grande successo per la “Notte Europea dei Musei” biglietto simbolico di un euro. Passi felpati, voci sussurrate e attenzione per i dettagli. Ci si muove tra archeologia, etnografia, pittura e usi e costumi antichi. Nella pinacoteca, contenente opere del XVIII e XIX secolo, si viene accolti dal pittore Francesco Saverio Altamura, premuroso nel racconto interattivo, uno degli artisti foggiani
più noti della pittura meridionale dell’Ottocento in buona compagnia di altri pittori foggiani come Domenico Caldara, Vincenzo Dattoli e Nicola Parisi che fu avviato alla pittura proprio da Altamura, suo cugino.
Con la necessaria deferenza si cammina tra reperti preistorici provenienti dall’antica Arpi, ceramiche daune appartenute a ricchi corredi funebri e sculture. Non mancano simboli di devozione come campane e statue di santi appartenenti a cittadini foggiani, oltre a teche contenenti gioielli appartenuti a famiglie nobili così come gli abiti delle signore borghesi di pregiata fattura. Tessuti, broccati, mantelline, stole e stravaganti cappellini.
Con curiosità si arriva nella sala dove vi è una fedelissima ricostruzione della casa di un “terrazzano”, un contadino, o una famiglia di contadini, che non aveva padroni e che modestamente viveva di ciò che la terra produceva.
Nel lapidario, al piano terreno, vi è la tomba della Medusa, portata dal sito archeologico di Arpi e altri reperti archeologici di origine neolitica, dauna, romana e medievale In questo periodo il museo ospita anche le fotografie di Carmine de Leo, con i suoi angoli nascosti. Vere e proprie ricchezze colte da occhi attenti. Un viaggio nella storia della città antica donato a chiunque vorrà visitarla. Un’ulteriore opportunità per conoscere la nostra città nelle sue tradizioni e nella sua storia al costo di un solo euro.
Cinzia Rizzetti
di Redazione
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