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Foggia, struttura abusiva del bar favorisce fughe in moto, il Comune chiude... la strada

L'ordinanza dirigenziale irrita il consigliere Rizzi

A segnalarla, con rabbia, è stato il consigliere comunale, Vincenzo Rizzi. Un’ordinanza dirigenziale dell’11 marzo del Comune di Foggia, che prevede la chiusura al traffico veicolare di Via A. di Leva, nel tratto compreso tra corso Cairoli e Via Martire. Fin qui, nulla di particolare. Un provvedimento amministrativo, come tanti, a regolamentare la circolazione nel centro cittadino. Sono le motivazioni, però, quelle che spingono Rizzi a definire “vergognosa, anzi umiliante dal punto di vista della legalità” l’ordinanza di Palazzo di Città.

LA PETIZIONE. Nel provvedimento si parte da una petizione popolare (che in realtà Rizzi ritiene sia un “pretesto”), quella “pervenuta il 5 febbraio, sottoscritta dai cittadini residenti a ridosso di corso Cairoli”, con la quale vengono evidenziati i disagi che quotidianamente affliggono la zona a cui fa riferimento l’ordinanza.

IL ‘MANUFATTO’. Poi, prendono il via le ‘considerazioni’. “Considerato – si legge nel provvedimento (scaricabile in fondo alla pagina) - che tale strada ha una ridotta intensità di transito veicolare e che nonostante il divieto di sosta, spesso è occupata da veicoli arbitrariamente parcheggiati e sanzionati dalla Polizia Municipale e che – prosegue - su tale strada insiste un manufatto ( realizzato dall’attività commerciale ‘Bar Cairoli’ che da accertamenti effettuati, risulta non possedere nessun titolo abilitativo e dove sono in corso le procedure finalizzate alla rimozione ed al ripristino dello stato dei luoghi) che occupa metà carreggiata tanto da creare un corridoio utilizzabile quale via di fuga per i soggetti che con i motocicli si dileguano nelle vie interne, sfuggendo così ai controlli delle forze di polizia, viene ravvisata la necessità di porre rimedio a tale incombente disagio”.

LA CHIUSURA. Pertanto, si ordina la chiusura del tratto già segnalato,“vista la nota del Gabinetto del Sindaco acquisita il 9 marzo, con la quale si richiede l’immediato provvedimento di chiusura al traffico veicolare di Via A. di Leva, a salvaguardia della sicurezza e dell’ordine pubblico”.

LA STRADA. “Quando ho letto le motivazioni di questa ordinanza – spiega Rizzi -, proprio non riuscivo a farmene capace: per la serie, abbiamo una struttura abusiva che favorisce la fuga di teppisti, di delinquenti e cosa facciamo? Lasciamo la struttura abusiva e chiudiamo la strada”. Per il consigliere, “la chiusura, di certo non impedisce il passaggio delle moto, per cui è evidente che il tutto rappresenta un pretesto”.

di Redazione 


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