“Ma questi sono del mestiere?”, Piercarlo Rossi (Ornicoltori di Capitanata) protesta contro le potature selvagge
“Ma questi sono del mestiere? Questa famosa frase del comico pugliese Checco Zalone che mi viene in mente camminando per i viali di Foggia in questi giorni ed alzando gli occhi al cielo”. A dichiararlo è Piercarlo Rossi, presidente dell'Associazione Ornicoltori di Capitanata.
SIAMO QUASI IN ESTATE. “E' possibile assistere a squadre, organizzate di tutto punto - continua Rossi - intente a capitozzare o ad una potatura sommaria degli alberi, tutto questo a metà giugno. Pura follia è la prima cosa che mi balena per la mente: siamo alle soglie del solstizio d'estate (mercoledì 21 Giugno) e visto il periodo è già iniziata, da tempo la fase vegetativa degli alberi, perciò potarli drasticamente, come è stato fatto, è un grave stress per le piante, le quali soffrono enormemente”.
I NIDI E LE UOVA. “Inoltre l'Associazione Ornicoltori di Capitanata - prosegue la nota - di cui ho l'onore di ricoprire la carica di Presidente, affiliata alla Federazione Ornicoltori Italiani, impegnata da sempre nella tutela del benessere animale, sia in ambiente controllato che in un contesto molto più precario come quello naturale, è molto preoccupata per il destino dei nidi uova e nidiacei, di varie specie ornitiche locali, che nel mese di giugno sono nel pieno della stagione riproduttiva. Molte sono le specie in piena attività, come ad esempio il Cardellino (Carduelis carduelis), il Verdone (Chloris Chloris), il Verzellino (Serinus Serinus), l'Occhiocotto (Sylvia Melanocephala), il Colombaccio (Columba Palumbus) e molte altre ogni anno devono affrontare varie insidie, come i temuti predatori naturali come la Gazza, vari Corvidi, Taccole e Ghiandaie che ne falcidiano intere nidiate, l'uso non sempre approfondito dei pesticidi e per finire la diminuzione, alcune volte precedenti, dei siti di foraggiamento”.
INTERVENGANO I CARABINIERI FORESTALI. “Ora - conclude Rossi - come se tutto quello appena elencato non bastasse, ci si mette anche l'uomo con un gesto del genere che a definire scellerato può sembrare un eufemismo. Io credo che fra le competenze di chi è preposto a gestire una città come Foggia vi dovrebbe essere un po' di senso compiuto con le varie esigenze naturalistiche, poiché le città non sono luoghi esenti dal rispetto dei diritti delle creature non umane. Io mi chiedo perché enti preposti come i carabinieri forestali non intervengano in questo scempio loro che sono un organo preposto a tutelare la salvaguardia del patrimonio faunistico nazionale”.
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