Parcocittà, da "Ni una mas" al progetto nelle scuole
Al via il quarto step di "Assaggi di Libertà", il laboratorio di teatro sociale
Parte giovedì 4 aprile (info e contatti sui canali social ufficiali di Parcocittà e al 340.5038698) il quarto step, che durerà fino alla fine di giugno, del laboratorio teatrale "Assaggi di Libertà" (due lezioni settimanali, ogni lunedì e giovedì, su respirazione; utilizzo della voce; dizione; movimento scenico; elementi di recitazione; elementi di scrittura teatrale, lavoro sulle tematiche dei diritti civili) avviatosi un anno fa presso il centro polivalente Parcocittà di Parco San Felice. Il terzo modulo (del laboratorio permanente sempre aperto a nuove iscrizioni) si è sviluppato attraverso uno studio teatrale sul femminicidio culminato con la bella performance di giovedì scorso.
NI UNA MAS. Il gruppo di allievi, nel frattempo costituitosi come "Compagnia del Parco" - in pianta stabile presso Parcocittà - dopo due mesi di riflessione e lavoro su testi come "Ferite a morte" di Serena Dandini, ha messo in scena, in una sala stracolma di spettatori, il finissage dello studio teatrale "Ni una mas" - titolo ispirato al movimento internazionale di genere per i diritti delle donne, portato avanti in tante nazioni dalle donne per le donne.
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LA PERFORMANCE. In prima fila, tra il pubblico, anche il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Peppino D'Urso, che a fine spettacolo ha speso parole di apprezzamento non soltanto per le tematiche affrontate dalla performance ma anche per la prova attoriale della compagnia e per il progetto di teatro sociale che sta prendendo sempre più piede a Parcocittà attraverso questa nuova realtà: il laboratorio condotto da Tonio Sereno e la creatura figlia di questa esperienza, la Compagnia del Parco appunto.
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OBIETTIVO SCUOLE. Come spiegato, durante la serata, dai coordinatori di Parcocittà e dallo stesso regista, l'obiettivo di questo lavoro - che non finisce con questa performance e che nei prossimi mesi continuerà nella costruzione di una pièce più complessa e articolata - è quello di approdare in primis nelle scuole, come strumento di formazione per le nuove generazioni, e in tutte le sedi pubbliche, istituzionali e non, dove possa svilupparsi un dibattito costruttivo che contribuisca a cambiare e a fornire, nel suo piccolo, nuovi strumenti di contrasto alla realtà orribile del femminicidio, della violenza di genere, tematica ancora, purtroppo, molto attuale, come dimostra la cronaca locale e nazionale di tutti i giorni.
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