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LA TECNICA DELLO STENCIL. L’identità di Zip è sconosciuta come il più famoso street artist al mondo, l’inglese Banksy, e come quest’ultimo la sua tecnica preferita è lo stencil. Attraverso mascherine normografiche spruzzate di colore dalle bombolette spray, l’artista attivissimo su instagram ha colorato la provincia di Foggia con opere che raccontano il mondo contemporaneo mai escludendo la piccata critica di cui l’arte di strada si fa portatrice. Dai mendicanti alle vittime del caporalato, dalle violenze sulle donne alla fuga dei giovani, come il suo modello di riferimento Banksy, racconta l’ambiente circostante stimolando l’osservatore ad una presa di coscienza e relativa azione. Questa personale si pone come una sfida per l’artista che vuole slegare la street art dal vandalismo e darle autorevolezza.
L'OSSERVAZIONE CRITICA. “Vorrei che questa mostra confondesse e disorientasse, con divertimento e ad ogni passo colpisca in faccia come un esplosione di colore sul cemento, cercando di dotare lo spettatore dello strumento educativo dell’osservazione critica, basilare per il discernimento dell’ atto vandalico dalla street art nella sua globalità”, dichiara Zip.
Foggia, in mostra le opere di Zip: a Parcocittà lo street artist visto da Paolo delli Carri VIDEO
Nel Centro Polivalente Parcocittà, Paolo delli Carri presenta la prima personale in assoluto dello street artist foggiano ZIP, dal titolo "L'arte non è dove pensi di trovarla". Nelle immagini di Tonio Sereno, le fasi salienti della presentazione. La mostra di ZIP, che si ispira al più famoso street artist inglese Banksy, sarà visitabile fino al 3 febbraio 2020 dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle 20,30.
LA TECNICA DELLO STENCIL. L’identità di Zip è sconosciuta come il più famoso street artist al mondo, l’inglese Banksy, e come quest’ultimo la sua tecnica preferita è lo stencil. Attraverso mascherine normografiche spruzzate di colore dalle bombolette spray, l’artista attivissimo su instagram ha colorato la provincia di Foggia con opere che raccontano il mondo contemporaneo mai escludendo la piccata critica di cui l’arte di strada si fa portatrice. Dai mendicanti alle vittime del caporalato, dalle violenze sulle donne alla fuga dei giovani, come il suo modello di riferimento Banksy, racconta l’ambiente circostante stimolando l’osservatore ad una presa di coscienza e relativa azione. Questa personale si pone come una sfida per l’artista che vuole slegare la street art dal vandalismo e darle autorevolezza.
L'OSSERVAZIONE CRITICA. “Vorrei che questa mostra confondesse e disorientasse, con divertimento e ad ogni passo colpisca in faccia come un esplosione di colore sul cemento, cercando di dotare lo spettatore dello strumento educativo dell’osservazione critica, basilare per il discernimento dell’ atto vandalico dalla street art nella sua globalità”, dichiara Zip.
di Redazione
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