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Il "pasticcio" del Palmisano: alla Opus il centro per anziani, bocciata Sanità Più per il costo del personale

L'aggiudicazione della gestione del Centro per anziani “Nicola Palmisano” alla società Sanità Più, nel cui Cda siedono Luca e Cristian Vigilante, è stata annullata dal Comune di Foggia per illegittimità: l'importo indicato dall'impresa quale costo totale del personale da utilizzare per il servizio, è stato infatti di soli 10mila euro, una cifra sensibilmente più bassa rispetto a quella necessaria secondo legge.

STOP ALLA SANITA' PIU'. L'annullamento è giunto dopo che il Consorzio Opus, classificatosi secondo nella graduatoria del bando di gara, lo scorso 13 gennaio ha inviato una nota di protesta per far rilevare l'incongruità dei costi del personale indicati dai concorrenti. La cifra riportata dalla Sanità Più, la società che nei primi giorni del mese di gennaio è stata oggetto di due intimidazioni di stampo mafioso, appare in effetti pressochè incomprensibile. I 10.208 euro, infatti, non bastano a coprire i costi di un singolo operatore impiegato per un anno. Figurarsi quelli necessari per lo svolgimento delle numerose attività previste dal bando di gara a favore dei 60 anziani che frequentano il centro.

IL BANDO. Il capitolato, infatti, ha previsto attività educative, attività di socializzazione e animazione; attività espressive, psico-motorie, ludiche e ricreative; attività culturali e occupazionali; segretariato sociale e anche prestazioni a carattere assistenziale. Oltre naturalmente al servizio di portierato e guardiania. Per la realizzazione del servizio è stata inoltre richiesta la presenza di operatori addetti all’assistenza in misura adeguata alle caratteristiche e alle esigenze degli ospiti; educatori e animatori sociali per 36 ore settimanali ciascuno; presenza programmata dell’assistente sociale con funzioni di coordinamento; presenza programmata di terapisti della riabilitazione ed esperti in attività psicomotorie e riabilitative, tutti in possesso dei titoli abilitativi previsti dalla normativa vigente. Secondo il codice degli appalti, peraltro, il personale deve essere assunto secondo le tabelle salariali dei contratti di riferimento. A conti fatti la cifra necessaria è quanto meno 5 volte quella indicata.

L'AGGIUDICAZIONE. Altrettanto incomprensibile, dunque, è l'errore marchiano compiuto dalla commissione di gara presieduta dal dirigente Carlo Di Cesare, che nel corso di quattro sedute di gara non ha colto l'evidente incongruità assegnando invece alla Sanità Più il punteggio massimo di 20 punti per la capacità progettuale, rilevatosi decisivo per l'assegnazione della gara. Dinanzi alle proteste del Consorzio Opus, il responsabile del procedimento non ha potuto fare altro che annullare d'ufficio l'aggiudicazione alla società del gruppo Telesforo e assegnarla ai ricorrenti.

IL PRECEDENTE. Ma le stranezze non si fermano qui. Lo scorso mese, infatti, il patron del gruppo della Sanità Più, Paolo Telesforo, dopo le anticipazioni di Foggia Today sull'avvenuta assegnazione della gestione del Centro Palmisano alla società nella sua orbita, si era dissociato dalle scelte compiute dallo staff amministrativo. A suo dire era stato un errore partecipare al bando. Una sortita decisamente insolita per un imprenditore. Ci ha pensato il ricorso della Opus a "rimediare". 
 
Articolo aggiornato alle ore 15,45 a seguito precisazioni della società Sanità Più

di Redazione 


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