Caso Landella, il legale del sindaco: "Nessun documento scottante sequestrato, no a processi in piazza mediatica"
Le ribattezza false "coloriture". E invita le testate giornalistiche a non diffondere false notizie, nel rispetto dell'indagato. Fa riferimento ad alcuni organi di stampa (in particolare nella sua lettera pubblica cita Gazzetta del Mezzogiorno e Ansa) l'avvocato Michele Curtotti, legale del sindaco di Foggia, Franco Landella, che interviene per fare chiarezza sulla perquisizione a casa del primo cittadino.
LE "FUGHE IN AVANTI". Conferma che al sindaco sia stato sequestrato il cellulare, ma amentisce tutte le altre ricostruzioni/indiscrezioni delle ultime ore apparse su siti e giornali. In particolare, Curtotti precisa che "nessun documento è stato sottoposto a sequestro", allontanando così lo spettro di "documenti scottanti" sottratti alla disponibilità del sindaco. "In qualità di suo difensore mi vedo costretto a smentire la fondatezza di tale notizia", ribadisce Curtotti che "nell'apprezzare il riserbo doverosamente tenuto dagli inquirenti", invita "tutti gli organi di stampa a evitare facili strumentalizzazioni e deprecabili 'fughe in avanti', soprattutto, come in questo caso, prive di alcun reale fondamento. La sede dei processi non può e non deve essere la piazza mediatica", conclude.
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