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Antimafia, maxi sequestro a esponente di clan nel Foggiano: sottratti beni per 400 mila euro 

All’alba del 15 settembre, a Poggio Imperiale, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari e agenti della Polizia di Foggia, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro del patrimonio del noto pregiudicato Salvatore Di Summa, classe 1969, esponente di spicco dell’omonimo clan.

IL SEQUESTRO. Nel dettaglio sono stati sequestrati 3 immobili e 3 rapporti bancari per un valore di circa quattrocentomila euro, risultati nella su disponibilità, considerato “socialmente pericoloso” nell’accezione del Codice antimafia, alla luce dei numerosi e gravi precedenti penali e di polizia, denotanti una spiccata dedizione al crimine fin dal 1989 quali reati contro il patrimonio, reati in materia di stupefacenti, reati in materia di armi, reati contro la pubblica amministrazione.

I 400MILA EURO. Le indagini eseguite dai finanzieri del GICO di Bari hanno permesso di acclarare l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità rispetto alla propria capacità reddituale ovvero del relativo nucleo familiare. Nello specifico, gli accertamenti hanno evidenziato una sperequazione tra i redditi dichiarati ed investimenti sostenuti nel periodo compreso tra il 2004 e il 2015, determinando l’emissione di una misura cautelare patrimoniale pari a circa 400.000 euro. Gli accertamenti effettuati dalla Polizia di Stato hanno inoltre consentito di evidenziare la pericolosità sociale di Di Summa, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale disposta dal Tribunale di Foggia - Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore di Foggia, fondata sull’esame complessivo della personalità dello stesso, alla luce dei numerosi precedenti di polizia e penali e delle reiterate frequentazioni del predetto con pregiudicati.

LA PERDITA DI 'PRESTIGIO'. Riguardo alle strategie di contrasto alla criminalità organizzata e diffusa - spiegano dalla Finanza -, da tempo si è evidenziata l’importanza dello strumento delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, capaci di limitare gli spostamenti dei malavitosi sul territorio e soprattutto, sul piano patrimoniale, di incidere sulla loro ricchezza nonché di determinare una “perdita di immagine e di prestigio” agli occhi dei loro sodali. Obiettivo strategico di primaria importanza è, infatti, quello del contrasto alle proiezioni economiche della criminalità, mediante l’aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie riferibili direttamente o indirettamente alle organizzazioni delinquenziali, nonché alle loro capacità di infiltrazione nell’economia legale.

di Redazione 


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