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'Una storia sbagliata' non esiste: "Ascoltiamo i ragazzi e quello che hanno da dirci"

La presentazione del libro di Giancarlo Visitilli

Non esistono storie sbagliate. Esistono le storie di ciascuno di noi, ciascuna con il proprio bagaglio familiare, sociale, ambientale, di vita. Mettendo in conto anche la possibilità di errare. Perché se da un lato errare vuol dire sbagliare, dall’altro significa andare. E solo chi va, sbaglia. L’importante è avere una società, una comunità (educante sul serio), pronte a risollevare chi erra. Pronte ad offrire una nuova opportunità, al fine di favorire una piena coscienza sullo sbaglio commesso ed un concreto percorso di reinserimento.

I GIOVANI. Soprattutto quando si è più giovani, quando i ragazzi pongono interrogativi, domande, con i loro comportanti, le loro azioni, le loro parole che spesso – troppo spesso – il mondo degli adulti lascia cadere nel vuoto o vuole indirizzare ad una risposta di comodo. Ma i ragazzi chiedono di essere ascoltati, orientati, capiti. In modo particolare, quando sono più fragili, quando nascono già con i “punti di penalizzazione” a causa dei vari contesti sociali e familiari in cui nascono.

IL LIBRO. Ce lo ricorda la storia di Saverio che ha sedici anni, una vita familiare difficile e una rapina finita male alle spalle. Incontra Anna, che ha sedici anni come lui, frequenta il liceo classico e proviene da una famiglia benestante di Bari. Il destino che li unisce sarà lo stesso che li dividerà, uno in carcere, l’altra fuori ad aspettarlo e a cercare notizie sul suo conto. Fra loro la scuola, gli assistenti sociali e i familiari ma anche il teatro, la letteratura, il cinema e la musica come àncora di salvezza, tentativi di sfuggire a un destino che sembra già scritto.

LA PRESENTAZIONE. E’ il tema affrontato insieme allo scrittore Giancarlo Visitilli che ieri sera a Foggia attraverso il suo libro "Una storia sbagliata" (LiberAria Editrice) ha dato modo ai presenti di ragionare, confrontarsi, pensare su questi temi. La presentazione si è svolta presso centonove/novantasei, la bottega in piazza Cavour n. 3 del consorzio Oltre / la rete di imprese, che vende prodotti etici, solidali e liberati dalla mafia, come ha fatto gustare la cooperativa Ortovolante al termine della presentazione del romanzo.

FERMENTI. L’iniziativa si inserisce nell’ambito degli eventi “Fermenti di Antimafia” promossi dal Comune di Foggia attraverso il finanziamento della Regione Puglia per la costruzione della rete sociale volta al rafforzamento delle politiche di contrasto alle forme di devianza giovanile promuovendo una pedagogia diffusa di antimafia sociale per la costruzione di una comunità educante. Ed il romanzo di Giancarlo è stato perfetto per approfondire questo tema.
Emiliano Moccia

di Redazione 


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