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"Chi facciamo piangere oggi?": presa la 'Banda del furgone bianco', specializzata in furti e rapine

Tra loro anche la madre dei Francavilla

Cinque arresti e un ricercato: così è stata colpita la ‘Banda del furgone bianco’. Nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, la Squadra Mobile ha eseguito una misura cautelare nei confronti di Gianluca Bruno (classe ’86), Leonardo Ciavarella (’95), ora in carcere, Vincenzo Bruno (’84) e Giuseppe Longo (’91), ai domiciliari e Paolina Ruotolo (’55), con obbligo di firma.

L’INCENDIO. La vicenda trae origine dal danneggiamento, a seguito di un incendio, avvenuto nel pomeriggio del 9 maggio 2015 al Queen’s pub di Foggia, in viale Virgilio, quando una persona aveva appiccato un incendio alle suppellettili esterne al pub con l’utilizzo di liquido infiammabile. Nel corso delle prime attività di indagine – spiegano le forze dell’ordine -, sono emersi eloquenti e convincenti elementi utili, dai quali venivano accertati numerosi reati contro il patrimonio perpetrati con naturalezza e disinvoltura. Le indagini, riferite a un periodo temporale di due mesi (agosto – settembre 2015) hanno consentito di acclarare la responsabilità in ordine a numerosi furti consumati presso esercizi commerciali, depositi, gioiellerie e abitazioni, nonché in ordine alla ricettazione di veicoli provento di altri delitti.

LE RAPINE. In particolare, si è accertata la responsabilità dei destinatari della misura cautelare, un tentato furto e una tentata rapina presso la tabaccheria ‘Pin bar’, il tentato furto a ‘Calliope’, il furto e un tentato furto alla gioielleria Diomede, il furto al negozio ‘Cioccia per i bimbi’ e un paio di tentati furti in abitazione, uno a Foggia – mentre i legittimi proprietari erano in vacanza in Trentino – e a Carapelle.

LE INTERCETTAZIONI. Indispensabile per fermare i cinque è stato l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche. I responsabili si ‘vantavano’ di colpi operati in precedenza – “Qua lo facemmo io e un altro, stava dentro la signora”, “In sette abbiamo provato a forzare la cassaforte”, alcune delle frasi intercettate dagli inquirenti – e, oltre ad appellarsi telefonicamente “La banda del furgone bianco”, decideva le proprie mosse, con una frase di rito: “Chi dobbiamo far piangere oggi?”.

LA MAMMA DEI FRANCAVILLA. Nel furgone conservavano tutta l’attrezzatura utile alle loro incursioni e agivano tranciando la serranda, con ‘spaccate’ o, nel caso di un tentato furto in abitazione, usando chiavi adulterine. Tutti i destinatari delle misure cautelari hanno precedenti specifici, tranne Paolina Rutolo che “però – evidenziano gli inquirenti - è la madre dei fratelli Francavilla, Antonello ed Emiliano, esponenti di primissimo piano della Società foggiana”.

di Redazione 


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