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Dalla violenza subìta alla rinascita: le storie di Viola, Anna, Sofia alla bottega centonove/novantasei

La storia di Carmela Morlino, a cui è dedicato il Centro Antiviolenza dell’Ambito Territoriale di Foggia, uccisa dal marito con 15 coltellate davanti ai suoi figlioletti, il 12 marzo 2015. Ma anche le storie di Viola, Aurora, Sofia, Anna, tutte vittime di violenze. Una violenza che può avere forme diverse: fisica, psicologica, economica, stalking, molestie, abusi sessuali, mobbing. Una violenza che lascia segni, spesso indelebili, su corpo, mente, salute. Per questo, c’è bisogno di parlare di questo tema, di sensibilizzare, di scuotere soprattutto le nuove generazioni chiamate a rovesciare quell’approccio culturale che ancora oggi genera troppe violenze di genere.

LA PRESENTAZIONE. Il libro "Rinascita. Storie di donne maltrattate" ha proprio questo obiettivo. Il volume è stato presentato ieri a Foggia nella bottega centonove/novantasei su iniziativa del consorzio Oltre in occasione della “Giornata internazionale dei diritti della donna”, istituita nel 1977 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo. Un'occasione per riflettere, confrontarsi, rinascere appunto. Come le donne che per rinascere si sono rivolte al CAV Carmela Morlino ed hanno incontrato uno staff che ha preso in cura le loro storie, la loro vita, provando a restituirle un futuro migliore, diverso, libero, lontano dalle violenze che subivano.

IL LIBRO
. Realizzato dal Consorzio OPUS, che con la sua consorziata F. Aporti ha gestito dal 2017 al 2022 il CAV Carmela Morlino dell’Ambito Territoriale di Foggia, il volume scritto dalle operatrici raccoglie esperienze, testimonianze, storie. Quelle di Viola, Aurora, Sofia, Anna. Partendo dalle singole storie vere, sia pure "romanzate", il volume segue un approfondimento suddiviso in tre sezioni: sociale, psicologica e legale, curate rispettivamente dalle singole professioniste di riferimento. Sono storie di donne che hanno voluto condividere il loro dramma, il percorso di dolore e di risalita delle loro vite e, soprattutto, di riscatto verso un futuro migliore con la consapevolezza di avercela fatta. Perché è possibile, gli strumenti ci sono, come hanno ben spiegato Filomena Zea, Assistente sociale, Silvia Raschini, Psicologa e Psicoterapeuta, Daniela Gentile, Avvocata.

I DATI. I numeri, del resto, evidenziano dell’importanza dei CAV sparsi sul territorio regionale. Proprio in questi giorni la Sezione Statistica della Regione Puglia, ha elaborato i dati raccolti dal sistema dei Centri Anti Violenza pugliesi. Nell’arco del 2022 sono state 2.258 le donne che si sono rivolte ai 27 CAV di cui 9 a titolarità pubblica sparsi in tutte le 6 province. In provincia di Foggia sono state 211. Anche per l’anno scorso, i dati confermano che la violenza si consuma prevalentemente dentro le mura di casa o, comunque, in famiglia da parte di uomini con cui le donne sono state o sono ancora in relazione: nell’80% dei casi, infatti, gli autori della violenza sono i partner. La pubblicazione, quindi, diventa uno strumento utile ed importante per parlare alla comunità di queste tematiche e per fare conoscere ad ogni donna vittima di violenza che si aggrappa al desiderio di riscatto, libertà e indipendenza, che un'altra strada è possibile. Il libro è con distribuzione gratuita e si può trovare sia alla bottega centonove/novantasei in piazza Cavour n.3 sia presso il Consorzio Opus.

di Redazione 


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