Dal mugnaio allo speziale, alla (ri)scoperta dei mestieri dell’800 a Foggia
Incontro promosso dagli Amici del Museo Civico
Nuovo appuntamento firmato 'Amici del Museo Civico' a Foggia. Venerdì prossimo 9 febbraio alle 17, presso l'Archivio di Stato in piazza XX Settembre 3 (Palazzo Filiasi), sarà presentato il volume di Stefano De Vito "I mestieri dell’800 a Foggia", a cura del presidente degli Amici del Museo Carmine de Leo, Associazione culturale che ne ha curato la pubblicazione per i suoi soci.
IL VOLUME. Una ricerca fra i registri dello Stato Civile della città di Foggia risalenti all’Ottocento, conservato quasi tutti a partire dai primissimi anni del XIX secolo e fino al Novecento presso l’Archivio di Stato di Foggia. Oltre a questi preziosi registri, l’autore ha effettuato anche un’accurata ricerca negli Stati delle Anime, ovvero i registri delle parrocchie foggiane nell’Ottocento: dal suo studio sono emerse interessanti figure di attività ormai del tutto scomparse, relegate oggi solo a curiosità storiche nei libri delle tradizioni popolari.
I LAVORI. Da alcuni grafici realizzati dallo stesso De Vito emergono le peculiarità lavorativa di Foggia e del suo territorio nel passato: una città in cui le attività agricole sovrastavano di gran lunga tutti gli altri mestieri, fra cui molti che rispecchiano i temi della ricerca come ferraro, mugnaio, caffettiere, ottonaro, cappellaro, speziale, indoratore, sensale e tante altre curiose attività lavorative oltre alla professione più ricorrente, quella del bracciante.
CENTRO ECONOMICO RILEVANTE. L’autore di questo interessante volume non manca di accennare anche ai molti manufatti conservati presso la sala delle tradizioni popolari del Museo Civico, vero e proprio contenitore di molti degli attrezzi e strumenti utilizzati nelle attività lavorative di un tempo a Foggia. Dopo l’introduzione del direttore dell’Archivio di Stato Massimo Mastroiorio, il volume sarà presentato dal presidente degli Amici del Museo, Carmine de Leo. Con questa pubblicazione si è voluta concretizzare un’azione di riscoperta e migliore conoscenza del nostro passato e delle attività lavorative della nostra città, un tempo, come si vedrà anche nei prossimi volumi che saranno pubblicati dagli Amici del Museo, fiorente centro economico di notevole rilevanza commerciale e secondo nell’Ottocento solo all’allora capitale del Regno delle Due Sicilie, Napoli.
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