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Iaccarino non si dimette e rilancia: "Ai consiglieri dico: votate con coscienza, sarebbe ingiusto sfiduciarmi" VIDEO

Non si dimette. Ma si “rimette” al voto dei consiglieri comunali. Non cambia solo una consonante ma è l’intero scenario che muta: Leonardo Iaccarino, il presidente del Consiglio comunale di Foggia al centro delle polemiche dopo il video di Capodanno che lo immortala come un “pistolero”, non abbandona ma rilancia.

"IL MIO COGNOME". E per farlo, indossa le migliori vesti istituzionali in suo possesso. Alla conferenza stampa per spiegare le sue ragioni, infatti, si presenta con una sobrietà istituzionale invidiabile. Lontano parente di quello Iaccarino – “In città quelli con questo cognome ormai sono marchiati” – che sia in video che sui social lanciava invettive e minacce.

I CONSIGLIERI. E invece Iaccarino ostenta tranquillità e calma. Frutto anche delle chiacchierate con alcuni consiglieri che – spiega – “mi hanno riferito di aver votato per presentare la mozione di revoca del mio incarico ma che poi sono pronti a non votare la sfiducia”. In sostanza, Iaccarino non lascia la poltrona, ma si affida alla discussione in Aula (entro venti giorni, la data verrà decisa nella riunione coi capigruppo): “A loro dico di votare secondo coscienza perché un uomo politico deve essere giudicato per quanto fa nella sua veste istituzionale. La vicenda ha un carattere diverso rispetto a quello che è stato in maniera ingiustificato trasmesso”.
Iaccarino ai consiglieri: "Votate secondo coscienza"

TRA AFFETTO E ASTIO. Ripercorre precisamente le tappe di quel 31 dicembre – “Ero semplicemente un papà che giocava, il video era stato mandato da mio figlio in un gruppo di amici ma quando ho eliminato era troppo tardi” –, prende le distanze dalla battuta – “Non ho tempo per andare sui social e non conosco i video di cui tutti parlano, non sapevo che con l’espressione ‘non è na barzellett’ avrei sfottuto un disabile” – e spiega il suo repentino cambio di decisione dopo l’annuncio delle dimissioni: “Anche io se fossi stato un cittadino che guarda il video avrei detto ‘quest’uomo non mi rappresenta’. Poi, però, quando alcuni avvoltoi hanno urlato che avrei dovuto dimettermi anche da consigliere e da vigile del fuoco, ho pensato che si stesse esagerando”. In sostanza, conferma come a contribuire alla sua decisione siano stati da una parte l’affetto e la solidarietà degli amici e dall’altra l’astio di altri amici e avversari politici.
Il messaggio ai cittadini foggiani

I VIDEO. Qualche frecciata anche sulla successione dei video: “Perché è uscito prima il video di mio figlio e poi quello mio? Qualcuno ha avuto un vantaggio a fare questo gioco”.

PASSATO E FUTURO. Il passo indietro alla diatriba con Landella – “Non è una contrapposizione con lui, lo rivoterei e se la maggioranza vuole resto tra i banchi della maggioranza” nonostante lo strappo con Forza Italia. Ma in pratica quali sono le prospettive? “Mi affido alla coscienza dei consiglieri. Nella vita puoi salire al primo scranno e tornare indietro. Facciamo questo gioco dell’oca: io sono stato comunque eletto consigliere comunale e l’aula mi ha promosso eleggendomi presidente del Consiglio. Qualora decidessero di sfiduciarmi, tornerei a fare quello che i cittadini mi hanno chiesto di fare”. Lo dice con ottimismo e sottolineando che sarebbe "ingiusto" se i consiglieri ne revocassero l'incarico.
E quindi non c'è stato il colpo di teatro a Palazzo di Città stamattina. O forse sì?

di Redazione 


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