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Rapina a dipendente comunale, 11 mila euro il bottino. Landella apre indagine interna: "Avevo dato precise direttive"

E’ di circa 11mila euro il bottino della rapina ai danni di un dipendente comunale dell’Ufficio Anagrafe. L’uomo – stando alle ricostruzioni delle forze dell’ordine – è stato vittima di una rapina a mano armata alle spalle di Palazzo di Città, proprio mentre si recava a depositare in banca gli incassi dell’Ufficio comunale.

 “EVENTO AGGHIACCIANTE”. “Un evento agghiacciante per le sue modalità e la spietata violenza che l’ha contraddistinto”, commenta il sindaco di Foggia, Franco Landella. Non appena appresa la notizia, il primo cittadino si è messo in contatto con il Questore di Foggia, Mario Della Cioppa, “al fine di discutere insieme della vicenda, nella certezza che la fase di indagine che si è immediatamente aperta saprà far luce sull’accaduto e risalire ai delinquenti che si sono resi protagonisti di questo furto, e che la Magistratura saprà poi condannarli in modo esemplare”.

LA DIRETTIVA. Ma non solo. “Nello stesso tempo – evidenzia Landella -ho immediatamente avviato un’indagine interna, finalizzata ad individuare eventuali responsabilità rispetto alla violazione di una precisa direttiva da me impartita alla Conferenza dei dirigenti dopo il recente furto di carte di identità avvenuto all’Ufficio Anagrafe. Alla tecnostruttura avevo infatti chiarito che nessun dipendente comunale sarebbe dovuto uscire da Palazzo di Città con somme di denaro dell'Ente e che qualsiasi deposito in banca andava affidato a società esterne di vigilanza. Evidentemente questa direttiva non è stata rispettata, mettendo a rischio l’incolumità fisica di un dipendente comunale e provocando un danno economico considerevole al Comune di Foggia”.
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di Redazione 


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