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Foggia, “Scritture partigiane”: viaggio nella Resistenza delle donne nella letteratura

Un viaggio nella Resistenza delle donne attraverso l’analisi di alcuni casi letterari. Anche perché nell’immaginario collettivo le partigiane sono raffigurate in bicicletta mentre svolgono l’attività di staffetta, ma la verità è che lottarono con diversi tipi di “armi”. A partire dalla penna, dai racconti scritti, da un’importante produzione letteraria che Annachiara Biancardino riordina e mette in luce per aiutare lettori e lettrici a navigare in questa importante selezione. Ed è proprio il suo libro “Scritture partigiane. La Resistenza nella letteratura d’autrice” al centro del nuovo appuntamento in programma a Foggia venerdì 6 giugno 2025, alle ore 18.30, negli spazi di “centonove/novantasei” nell’ambito dei “Venerdì in Bottega” organizzati dal consorzio di cooperative sociali Oltre/ la rete di imprese.

LA PROSPETTIVA ALTERNATIVA. Oltre all’autrice sarà presente anche Michele Galante, presidente ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - Provinciale di Foggia. Il libro di Annachiara Biancardino, pubblicato da Stilo editrice, esplora il contributo delle scrittrici partigiane alla letteratura della Resistenza, offrendo una prospettiva alternativa alla narrazione dominante del conflitto civile. Attraverso un’analisi che intreccia storia e letteratura, il volume indaga le specificità dell’esperienza partigiana femminile, a partire dalle testimonianze storiche e autobiografiche di Ada Prospero Gobetti e Gina Lagorio, che raccontano il percorso di chi sceglie la militanza.

L'APPUNTAMENTO. Il tema del sacrificio per un ideale emerge con forza nella riflessione su “L’Agnese va a morire” di Renata Viganò, mentre i romanzi di Alba de Céspedes e Lalla Romano svelano le connessioni tra la dimensione privata e politica della lotta. Infine, il testo si proietta nel presente, attraverso il confronto con le recenti reinterpretazioni della Resistenza nei romanzi di Simona Baldelli, Paola Soriga e Nicoletta Verna, che permette di interrogarsi sulle forme e modalità con cui l’eredità delle partigiane continua a risuonare nell’immaginario narrativo contemporaneo. Al termine della presentazione di “Scritture partigiane - che si inserisce nelle iniziative della bottega che vende prodotti etici, solidali e liberati dalle mafie per animare il territorio e favorire occasioni di incontro, riflessione e confronto - ci sarà come sempre una piccola degustazione di prodotti che è possibile trovare tra gli scaffali di “centonove/novantasei”.

di Redazione 


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