Foggia solidale: abiti usati in dono al Centro Caritas del Santuario Incoronata
Iniziativa di successo del GrandApulia
Si è conclusa con successo l’iniziativa di beneficenza lanciata dal GrandApulia e volta a raccogliere capi di abbigliamento usati da devolvere al centro Caritas del Santuario dell’Incoronata, dove decine di famiglie in difficoltà vengono seguite grazie all’aiuto di volontari.
LA CAMPAGNA. “Siamo particolarmente grati ai nostri clienti e a tutte quelle associazioni che hanno voluto compiere un grande gesto digenerosità donando abiti usati in ottimo stato. Con questa iniziativa e con le altre che seguiranno – evidenzia lo staff del centro commerciale - vogliamo essere sempre più vicini al territorio e ai suoi reali bisogni”.
I VESTITI. Gli indumenti sono stati raccolti nel maxi-box posizionato nella galleria centrale del GrandApulia dal 25 marzo scorso, quando è stata lanciata l’iniziativa nell’ambito della Fashion Week. Le donazioni sono terminate il 15 aprile con la consegna di quanto raccolto a Don Ugo Rega, Rettore del Santuario dell’Incoronata.
LA SENSIBILITA’. “Con tutti gli abiti donati ¬ spiega Don Ugo Rega - saremo in grado di accontentare tante persone in serie difficoltà con le quali siamo costantemente in contatto. Sono particolarmente felice della riuscita di questo progetto che dimostra come un centro commerciale, generalmente visto come luogo del consumismo, possa invece dar prova di grandissima sensibilità sociale”. Il 20 aprile alle 17.00 presso il Centro Caritas del Santuario dell’Incoronata, tutti gli abiti raccolti saranno distribuiti alle famiglie che ne avranno più necessità. Saranno presenti Nertil Makollari, direttore del GrandApulia e Don Ugo Rega, Rettore del Santuario dell’Incoronata.
ho da donare degli abiti però non ho la possibilità di portarli al centro raccolta, come posso fare?
Regolamento
Come partecipare alla discussione
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.