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Allo Zaccheria va in scena un Foggia troppo timido, con il Sorrento è (solo) 1-1

Mezz’ora di buio, poi la reazione che non basta però per vincere. Il Foggia racimola solo un punto in casa contro il Sorrento e rimanda il ritorno alla vittoria pareggiando 1-1, in una gara in cui non ha saputo incidere in attacco, pur avendo avuto a lungo il pallino del gioco tra i piedi e con un uomo in più nel finale. 

LE FORMAZIONI. Nello Zaccheria meno pieno del solito, Cudini ripropone il 4-3-1-2 con Salines, Carillo Rizzo e Garattoni davanti a Nobile, a centrocampo Vacca va in cabina di regia dal primo minuto con Di Noia e Martini a completare il reparto, mentre in avanti il solito Schenetti gioca poco dietro le punte Tonin e Embalo. Nel Sorrento, Maiuri opta per il 4-3-3 con Marcone tra i pali, linea difensiva con Todisco, Blondett, Fusco e Loreto, a centrocampo il terzetto è formato da La Monica, De Francesco e Cuccurullo mentre il trio d’attacco è composto da Vitale, Ravasio e Martignago. 

FOGGIA OPACO. Al 2’ Blondett sguscia dalle marcature su calcio di punizione ma calcia debole e Nobile blocca. Il Foggia risponde poco dopo con Embalo che è bravo a recuperare palla sulla trequarti ma è impreciso nella conclusione a rete. I rossoneri guadagnano metri e al 19’ Schenetti prova il gran gol di tacco, su cross di Embalo, ma non trova di poco la porta. Gli uomini di Cudini intensificano le manovre, che passano tutte dai piedi sapienti di Vacca ma al 25’, al primo affondo, passano gli ospiti: La Monica trova il giusto corridoio per Ravasio che elude il fuorigioco e trafigge Nobile. Il Foggia stringe il Sorrento nella sua metà campo ma gli ospiti non stanno a guardare e in contropiede creano qualche apprensione alla retroguardia rossonera. I campani sono ben messi in campo e arrivano spesso prima sul pallone, difendendosi con ordine. L’unica timida occasione rossonera è un tiro da fuori di Tonin. Troppo poco per trovare il pari, e il primo tempo va in archivio sull’1-0 per gli ospiti. 

LA REAZIONE. La reazione del Foggia nella ripresa è più convincente: al 50’ Schenetti trova la respinta di Marcone sulla sua conclusione ma Embalo è il più lesto di tutti e a porta vuota fa 1-1. Il Foggia ora ci crede, Schenetti e Embalo creano panico nella difesa campana. Cudini getta nella mischia anche Tounkara al posto di un applaudito Vacca, con Schenetti spostato più a centrocampo. Poco dopo, è Rizzo a lasciare il campo per Vezzoni per un Foggia a trazione anteriore. Maiuri risponde sostituendo Martiniago con Panelli. Il Foggia attacca ma senza particolare intensità. Musica per le orecchie del Sorrento che rallenta i ritmi di gara e non disdegna perdite di tempo. Cudini si gioca le ultime carte: fuori Embalo per Papazov, Martini per Odjer e Schenetti per Peralta. Il copione della gara ormai è chiaro: il Foggia fa la partita con i campani che difendono a denti stretti. Al 76’ ci proba Tonin di testa ma senza convinzione. Maiuri manda dentro Messori per Cuccurullo, De Francesco per Bonovolontà e Loreto per Combini. Lo Zaccheria spinge i rossoneri e la chance capita sulla testa di Garattoni che al 90’ raccoglie un cross di Salines ma di testa manca clamorosamente a lato. Il finale si infiamma: Marcone si fa espellere per doppia ammonizione su perdite di tempo e in porta va Messori. Ma il muro del Sorrento regge. Finisce in parità, non il miglior viatico in vista della delicata visita alla capolista Juve Stabia lunedì prossimo.

di Saracino Nicola


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