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Coletti non cerca alibi: "Dobbiamo essere più precisi, fino a quando la società crederà in noi lavoreremo con passione"

"Dobbiamo limitare gli errori ed essere più decisi, fino a quando la società crederà in noi lavoreremo con entusiasmo e passione”. Non cerca alibi Tommaso Coletti nell'analizzare la sconfitta contro il Taranto. 

LE SCELTE. Il tecnico spiega le scelte di inizio formazione e i cambi. “Volevo semplicemente inserire forze fresche e giocatori offensivi per recuperare la partita, non è successo e mi dispiace – afferma –. Fiorini ha già giocato in quella posizione. Non ci sono né titolari né panchinari ma la scelta della formazione migliore. Ci sono errori che ti fanno lasciare punti, me ne rammarico ma fa parte del percorso. Sono deluso per il risultato ma contento della reazione. L’arbitro? Non voglio accusare nessuno, noi dobbiamo giocare e vivere con passione questa esperienza. Abbiamo fatto 70 minuti ottimi, dobbiamo migliorare nella determinazione”. In tribuna c’era Millico, che potrà dare una mano in avanti: “Dobbiamo lavorare sugli spazi, l’idea è quella di prendere giocatori forti che sappiano saltare l’uomo”. Il tecnico chiede tempo: “Se le cose non vanno bene bisogna avere il coraggio di cambiare per avere maggiore entusiasmo e intensità – afferma Coletti – spero non ci sia da pagare ancora dazio. L’idea di calcio va di pari passo con la fame. Quei 25 minuti non vanno regalati”. Obiettivo, migliorare. Poi Coletti risponde polemico a qualche giornalista: “Non bisogna distruggere ma costruire. Bisogna voler bene al Foggia”. 

L’AVVERSARIO. Raggiante invece Eziolino Capuano per la vittoria nel derby: “L’avevamo preparata bene, sapevamo che loro costruivano dal basso. Siamo stati bravi sulle uscite e sulla fase di aggressione. Eravamo padroni del campo però siamo stati un po' presuntuosi e il calcio poi in un attimo cambia. Avevamo tanti giocatori fuori e abbiamo resistito agli attacchi del Foggia, anche se le occasioni migliori le abbiamo avute noi”. Vittoria meritata, secondo il tecnico rossoblu: “Il Foggia ha tenuto bene la palla ma abbiamo dato continuità alle prestazioni. Abbiamo fatto tredici punti in campi difficili ma rimaniamo con i piedi per terra – dice –. Se trovo una squadra che mi palleggia, noi poi siamo bravi a fronteggiarli. Lo Zaccheria vuoto? E’ come andare a una grande interpretazione di Totò e trovare la platea vuota. Noi siamo stati vittime quando abbiamo giocato senza tifosi, e oggi lo sono i tifosi del Foggia. Giocare una partita senza pubblico non è calcio. Vincere qui è un desiderio di tanti ma un privilegio per pochi”. Il tecnico traccia poi un bilancio della sua esperienza a Taranto: “Sono arrivato a Taranto in una situazione difficile, non ci poniamo limiti ma se ora facciamo voli pindarici perderemo tutta l’umiltà che abbiamo costruito".

di Saracino Nicola


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