Stampa questa pagina

Inizio shock, poi la reazione ma non basta. Il Taranto espugna lo Zaccheria, Coletti comincia male

Comincia male l’avventura in panchina di Tommaso Coletti. Nel cielo grigio dello Zaccheria, orfano dei suoi tifosi, il Taranto si impone 2-1 e fa suo il derby della ventesima giornata. Un risultato figlio soprattutto della prima mezz’ora da shock dei rossoneri, che hanno avuto poi la capacità di reagire senza però concretizzare. 

LE FORMAZIONI. Coletti sfodera il 3-4-2-1 con Nobile tra i pali, Fiorini, Rizzo e Carillo a formare la linea difensiva mentre a centrocampo Salines e Vezzoni agiscono sulle fasce e Marino-Martini giocano in mediana; in avanti, Embalo e Schenetti agiscono in appoggio all’unica punta Tonin. Capuano punta invece su un 3-4-3 classico con Luciani, Antonini ed Enrici davanti a Vannucchi, a centrocampo quartetto formato da Mastromonaco, Calvano, Romano e Ferrara mentre il tridente offensivo è composto da Kanoute, Fabbro e Bifulco. 

INIZIO SHOCK. L’inizio del Foggia è da brividi. Al 2’ Bifulco si divora di testa un gol già fatto, a pochi passi da Nobile, ma un minuto dopo il Taranto è più preciso: ancora un errore della retroguardia rossonera, Kanoute ne approfitta e non sbaglia per l’1-0. Gli ofantini aggrediscono i portatori di palla foggiani e impediscono le ripartenze. Risultato: il Foggia fatica a superare la metà campo e fa il gioco del Taranto che scambia bene negli spazi stretti e non esita ad affacciarsi in avanti, provando a sfruttare la velocità dei suoi esterni. Coletti incita i suoi dalla panchina ad alzare i ritmi ma al 28’ la strada si fa ancora più in salita: Nobile non trattiene un tiro fa fuori, Kanoute è ancora al posto giusto nel momento giusto e fa 2-0. Il Foggia è disorientato e non riesce ad avvicinarsi all’area ma ha un sussulto al 35’: Schenetti libera Tonin in area, Vannucchi respinge il primo tentativo ma sul secondo l’attaccante rossonero è più deciso e scarica in rete l’1-2. Nel Taranto si fa male Ferrara, che esce per far posto a Panico. Il Foggia ritrova maggior vigore nel finale di tempo e al 40’ sfiora il pari con una punizione velenosissima di Schenetti che sfiora l’incrocio dei pali. Poco dopo, è Salines a girare di testa su una punizione di Marino ma Vannucchi blocca sicuro. Il Foggia ora c’è e schiaccia il Taranto nella sua metà campo, ma il primo tempo si chiude con il Taranto in vantaggio. 

MURO TARANTINO. Al 54’ il Foggia protesta per un presunto tocco di mano in area tarantina, ma l’arbitro lascia correre. Il Taranto si divora il 3-1 al 56’ con Mastromonaco che non trova la porta da posizione favorevole. Coletti toglie dal campo Embalo che lascia il posto a Peralta. Il Foggia spinge e sfiora ancora il pari con Schenetti che non arriva di un soffio sul cross di Salines. La gara si mantiene su buoni ritmi con capovolgimenti di fronte. Capuano fa rifiatare alcuni dei suoi e inserisce Orlando per Bifulco e Zonta per Calvano. Risponde Coletti con Beretta che rileva Vezzoni e Garattoni che entra al posto di Salines. Il Foggia si innervosisce per qualche perdita di tempo di troppo dei tarantini, che sfruttano lo scorrere del cronometro. I rossoneri spingono sull’acceleratore ma il Taranto è chiuso nella sua metà campo. Così, gli uomini di Coletti ci provano anche dalla distanza come al 78’ con Marino ma senza fortuna. Capuano guadagna tempo inserendo Fiorani per Fabbro. Il Foggia gioca ormai stabilmente nella metà campo tarantina e sfrutta anche l’abilità dei singoli come Peralta, bravo a saltar l’uomo. Coletti getta nella mischia anche Riccardi per Marino. Nel finale l’occasione capita sui piedi di Rizzo che si inserisce in area tarantina ma calcia debole e Vannucchi blocca. Il Taranto non sta a guardare e all’89’ si divora ancora il 3-1 con Romano. Finisce con gli ospiti in festa per la vittoria nel derby. Coletti dovrà riflettere sul black out nella prima mezz’ora. Per il resto, una mano dovrà darla ora il mercato.

di Saracino Nicola


 COMMENTI
  •  reload