Tra palco e
vita reale: a Parcocittà il corso di Teatro dell’Oppresso
Sei incontri tenuti da Roberto Ruggiero. Ecco tutte le informazioni per iscriversi
Sentirsi attori sul palco, per essere protagonisti nella vita quotidiana. A Foggia va in scena il “Teatro dell’Oppresso”. Dal 25 novembre, infatti, Parcocittà ospita il corso caratterizzato da sei incontri con cadenza quindicinale (ogni due settimane, il lunedì dalle ore 20 alle 21, info 328.6843459).
DA SPETTATORI A PROTAGONISTI. Il Teatro dell’Oppresso è un metodo teatrale che non ha la finalità di creare uno spettacolo, ma consente alle persone di riscoprire la propria teatralità, intesa come mezzo di conoscenza del reale. L’obiettivo è rendere gli spettatori protagonisti dell’azione scenica affinché lo siano poi nella vita reale. Da qui, la definizione equivalente di “Teatro della Liberazione”.
A CHI È RIVOLTO. Per partecipare agli incontri non c’è alcun bisogno di pregresse esperienze o di saper recitare: il Teatro dell’Oppresso è accessibile a tutti e aperto a chiunque si voglia cimentare con un’esperienza nuova. Si lavora sui conflitti - sia personali che sociali -, cercando di analizzarli e dando risposte in maniera collettiva, mai individuale. Ma è anche un modo per divertirsi: durante il corso, infatti, non mancano momenti e spazi dedicati al gioco e alla convivialità.
IL CURATORE. Il corso sarà tenuto da Roberto Ruggiero, esperto del Teatro dell’oppresso, che si è formato presso la cooperativa Jolly di Reggio Emilia, al cospetto di Roberto Mazzini. Ruggiero è inoltre attore e regista teatrale della compagnia “La Farsa”, che fa parte dell’associazione culturale “Le opere dell’Opera”.
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