A Foggia una "piccola rivoluzione culturale": Temporary, la galleria d’arte che anima il viale della Stazione
Viale XXIV Maggio, per i foggiani Viale della Stazione, è stato per decenni un eccellente biglietto da visita.
Negli ultimi tempi però, sempre più locali commerciali hanno hanno dovuto abbassare le proprie saracinesche. E così all’architetto Giuseppe Carbonara deve essere sembrata una buona idea, anche se azzardata, aprire la sua galleria d’arte in quei locali rimasti desolatamente vuoti per tanto tempo. Detto, fatto: dopo tre mesi ha inaugurato la sua galleria d’arte Temporary al civico numero 3.
Uno spazio espositivo che diventa anche luogo di condivisione, partecipazione ed eventi. Con l’arte che si fa vita e la vita che acquista materialità. Le sue opere del tutto personali intrise di colori diventano sentimenti.
GLI EVENTI. La galleria ha già ospitato la presentazione del libro “Il mestiere di architetto” dell'architetto e professore Livio Sacchi, in un’atmosfera conviviale.
Uno spazio con un concept inquadrato sull’arte contemporanea, che mancava in questa città in cui l’arte, la cultura, gli spettacoli e gli eventi hanno subito un’ulteriore battuta d’arresto.
Foggia necessita di una rivoluzione culturale, di luoghi di aggregazione, luoghi in cui tessere relazioni, ove è possibile ancora concedersi la voglia di rinnovarsi e di spazzare via il grigiore di una città ormai addormentata e quasi rassegnata alla sua sorte. E in pieno centro la galleria d’arte Temporary propone la sua personale rivoluzione. Cinzia Rizzetti
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.