Stampa questa pagina

Foggia, tre giorni di musica, parole e giochi: "La gente ha voglia di partecipare"

Tre giorni di musica, parole, gusto, divertimento. Tre giorni in cui bambini e adulti hanno potuto partecipare alle attività che hanno animato il centro di Foggia per raccontare che è sempre possibile costruire cose belle nella nostra città. Come “Centonovenovantasei modi di… dire weareinpuglia”, il programma di attività culturali promossi dal consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese nell’ambito degli eventi natalizi organizzati in collaborazione con Regione Puglia e Pugliapromozione.

IL PROGRAMMA. A Foggia gli spazi della bottega centonove/novantasei hanno accolto la scorsa settimana la presentazione del libro tra musica e parole di Marco Lozito, lo stand up comedy di Adelmo Monachese, le degustazioni di prodotti solidali o liberati dalle mafie, il laboratorio della calza della befana, mentre altri spazi della città hanno fatto conoscere l’arte delle bolle di sapone di Rukola e le delizie enogastronomiche a cura della Piccola Osteria Km zero.

IL PROGETTO. «Il bilancio della tre giorni di animazione è più che positivo, perché abbiamo registrato tanta partecipazione sia agli eventi che abbiamo organizzato negli spazi della bottega sia in quelli in strada – spiega Antonio Cocco, direttore del consorzio Oltre - . Queste iniziative ci hanno permesso di raggiungere e parlare con tanta gente, di far conoscere il nostro progetto di cultura dell’antimafia, di senso di partecipazione. La risposta che abbiamo ricevuto ci spinge ad andare avanti, a proseguire con questo genere di attività di animazione culturale e sociale. La gente ha voglia di partecipare a queste attività».

I PRODOTTI. Sono stati diversi, infatti, i momenti culturali che hanno generato occasioni di incontro, dialogo, confronto, conoscenza, avendo come guida ispiratrice la cultura della giustizia sociale, della legalità e dell’inserimento lavorativo. Non a caso, l’idea della proposta progettuale “Centonovenovantasei modi di… dire weareinpuglia”, ha avuto come location “centonove/novantasei”, che sin dal nome vuole raccontare l’importanza e l’efficacia della legge 109/96, la normativa che consente la restituzione alla collettività delle ricchezze e dei patrimoni sottratti alle organizzazioni criminali favorendone il riutilizzo pubblico e sociale. Vini, caffè, olio, taralli, frollini, patè di cima di rapa, melanzane sott’olio, passate di pomodoro, tisane, liquori, ceci. Sono tanti i prodotti che trovano posto sugli scaffali realizzati da associazioni e cooperative impegnate sui temi della giustizia sociale, dell’inclusione lavorativa e delle produzioni solidali.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload