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Foggia Village / "Fuori gli autori", dentro il mondo. L'incontro con Luca Trapanese, il papà di Alba

Intorno alla presentazione di un libro mi piacerebbe vedere sempre la folla e la partecipazione che ho visto nel pomeriggio di ieri, alla Sala Rosa del Palazzetto Andrea Pazienza: attenta, partecipe, coinvolta. Dipende da tanti fattori: i temi affrontati, la collocazione piú o meno felice nel calendario, anche la location, ma ovviamente il richiamo più importante è l'autore.

LUCA TRAPANESE, IL PAPÀ DI ALBA. Se avete un profilo Facebook, sapete chi è Luca Trapanese, lo scrittore ospitato ieri, anche se magari non lo seguite, non lo avete tra gli amici, non vi siste interfacciati con lui: in effetti, è piuttosto famoso. Da tre anni assessore al Welfare al Comune di Napoli, non è a questo che deve la sua popolarità. Cinque anni fa balzò agli onori della cronaca perché, da genitore single, ottenne in affido e poi in adozione Alba, neonata che a un mese di vita era stata proposta in adozione, prima che a lui, a sette coppie tradizionali, laddove per tradizionali dobbiamo leggere "un papà+una mamma". E nessuna di queste coppie si era resa disponibile. Alba è una bimba con sindrome di Down, e accoglierla a braccia aperte richiedeva certamente coraggio e abnegazione che vanno oltre l'amore che supponiamo essere alla base di una scelta totalizzante quale l'adozione. Aggiungiamo che Luca è un papà omosessuale, per di piú cattolico praticante, in un Paese in cui anche per via della strumentlizzazione che certa politica fa delle posizioni vaticane, ancora neppure si è riusciti a normare l'adozione dei figli del partner (ultimi e unici nell'Europa occidentale!), e che Alba è bionda, sempre sorridente e bellissima, e lei e il papà sono seguitissimi sui social, ed ecco che si comprende come l'occhio di bue sulla loro storia, intensa ed emblematica, non si sia mai spento. Storia raccontata nel primo libro di Luca Trapanese, Nata per te, che è di recente divenuto un film per la regia di Fabio Mollo, e che ha proprio messo in evidenza l'animato dibattito, di grande attualità, circa le adozioni per i single. La legge per le adozioni del resto risale al 1983, e in quarant'anni le modificazioni all'assetto sociale sono state rilevanti. Luca lavora nell'ambito della solidarietà e del volontariato da sempre, spinto da un'urgenza che ha sperimentato ragazzino, accompagnando il suo migliore amico nel doloroso percorso della malattia e della morte, e che ha poi orientato tutte le sue scelte, personali e professionali. Napoletano, ha trovato nella sua città numerosi contesti nei quali operare, maturando in quasi tre decenni l'esperienza importante che gli permette di svolgere, con grande competenza e attenzione, il ruolo pubblico che ricopre. E raramente mi ricordo una persona piú adatta a fare l'amministratore in un ambito così delicato.

IL LIBRO. Proprio la sua Napoli, la sua esperienza nel sociale, la sua determinazione a vivere spendendosi per gli altri, sono raccontati nel libro presentato ieri, Non chiedermi chi sono. Stavolta lo scrittore ha proposto un romanzo con al centro un protagonista che è il suo alter ego, il giovane Livio, all'alba dei suoi vent'anni e del suo ingresso nella vita degli adulti. Livio verrà coinvolto, dal sacerdote suo mentore, come accompagnatore/assistente di un giovane uomo provato e stremato da un grave disagio mentale, e al contempo intesserà la sua prima relazione d'amore. Aspetti del quotidiano, che scorrono via narrati con una scrittura asciutta, credibile, e che ci fanno affezionare subito ai personaggi, alla vicenda, che ci fanno avanzare velocemente per seguire il dipanarsi degli eventi. In realtà in questi temi "semplici" del quotidiano c'è la vita, in ogni sua sfaccettatura, che fronteggia esperienze forti: l'amore, l'amicizia, la disabilità, la riprovazione del contesto sociale, l'omosessualità, l'inadeguatezza del pensiero conformista. Il libro, nonostante racconti una vicenda dolorosa, restituisce immagini di luce forte e a tratti abbagliante, come quella dell'estate nella quale è ambientato. Riconoscere nella narrazione tratti del vissuto di ciascuno di noi ha suscitato tanta immedesimazione e tanta partecipazione. Ieri l'uditorio era attentissimo, le domande sono state numerose, puntuali, dirette, e hanno interessato il libro ma piú ancora la vita di Luca, della sua Alba, il suo operato da asssessore, i suoi timori come genitore di una bimba con disabilità, condivisi con comprensibile emozione da parte di diversi dei genitori presenti. Luca Trapanese si è posto con grande disponibilità ed umanità, lasciando trasparire lo spessore di una persona profondamente credibile e il senso forte di giustizia che lo pervade e lo anima.

FUORI GLI AUTORI - LA RASSEGNA. L'incontro svoltosi ieri era pensato nell'ambito della bella rassegna "Fuori gli autori", organizzata dalla Biblioteca Magna Capitana, insieme a Ubik Foggia, che ha condotto la presentazione nella persona di Salvatore D'Alessio. Il prossimo evento della rassegna, il 28 febbraio alle 18:00, promette di essere anch'esso di grande appeal e caratura, in quanto l'autore che incontrerà i lettori è Guidalberto Bormolini, guida spirituale del compianto Franco Battiato, invitato a Foggia per presentare il suo romanzo La vera ricchezza, nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, splendida cornice che diventa magnificamente, in queste occasioni, il salotto letterario della città.

(Giuseppina Dota)

di Redazione 


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