Un goal per tempo e il Foggia si libera anche della Viterbese, sconfitta 2-0 allo Zaccheria nella trentesima giornata di serie C. Un risultato pesante anche alla luce del pari interno del Pescara di Zeman che consente agli uomini di Somma di agguantare il terzo posto, e meritato considerato quanto visto in campo dove le abilità tecniche di Petermann e soci hanno fatto la differenza. Alla Viterbese il merito comunque di essere rimasta in gara nonostante mezza gara in inferiorità numerica. Nel Foggia si rivede Schenetti in mediana con Iacoponi spalla di Ogunseye in attacco e il trio difensivo composto da Kontek, Rizzo e Rutjens davanti a Thiam. 3-5-2 anche per Giovanni Lopez con Bisogno tra i pali, linea difensiva con Riggio, Ricci e Monteagudo; a centrocampo il quintetto è formato da Pavlev, Mungo, Megelaitis, Mastropietro e Devetak; in avanti confermati Marotta e Polidori.
RUTJENS-GOL. Nemmeno un giro di lancette e Petermann fa sussultare lo Zaccheria con un tiro a giro da fuori che termina di poco a lato. Sempre il “geometra” rossonero ci prova 7 minuti dopo, con Bisogno che controlla la sfera fuori. Il Foggia pressa bene gli avversari ma i tentativi di Iacoponi di “sfondare” per vie centrali vengono arginate bene dalla difesa laziale, che nelle ripartenze si affida, manco a dirlo, all’esperienza di Marotta. I rossoneri cercano anche soluzioni da palla inattiva e da una di queste, al 15’, nasce il vantaggio: Costa pennella da calcio d’angolo per la testa di Rutjens che spinge in rete e fa 1-0. La Viterbese ha un accenno di reazione al 20’ con Polidori che sugli sviluppi di un corner ma non crea grattacapi a Thiam. Il Foggia si rifà vivo dalle parti di Bisogno al 26’ quando un tiro cross di Iacoponi viene deviato in corner dal portiere della Viterbese. I rossoneri abbassano l’intensità degli attacchi e giocano di rimessa ma la Viterbese non ha la reazione che ci aspetterebbe. Così, è ancora Petermann dalla distanza a provarci alla mezz’ora ma il tiro raccoglie solo gli applausi dello Zaccheria. La Viterbese alza il baricentro e ci prova ancora con Polidori al 36’ ma il suo tentativo di testa finisce fuori. La pioggia attenua anche l’intensità di gioco e il primo tempo va in archivio con l’1-0 per il Foggia.
PRATICA CHIUSA. Nella ripresa, sulla Viterbese piove sul bagnato: al 2’ Mastropietro entra con un fallaccio su Petermann, l’arbitro non ha dubbi e lo espelle. Il Foggia controlla agilmente, grazie anche a un Petermann sugli scudi ma si concede qualche leziosità di troppo come al 14’ quando Di Noia perde palla nella sua metà campo e Thiam deve uscire per evitare guai peggiori. Al 16’ finisce la partita di Iacoponi che fa spazio a Peralta. Cambio anche nella Viterbese dove Barillà entra al posto di Ricci. Il Foggia ha saldo il pallino del gioco tra i piedi e domina soprattutto a centrocampo dove le abilità di palleggio di Petermann e Schenetti fanno girare a vuoto gli avversari e aprono spesso “corridoi” interessanti per gli inserimenti di Costa e Garattoni. Lopez non vuole però mollare e manda in campo anche Jallow per Polidori. Risponde Somma mandando in campo Frigerio per un ottimo Schenetti. Il Foggia prova a chiuderla con Petermann dalla distanza con Bisogno che respinge con difficoltà e per poco Ogunseye non ne approfitta. La Viterbese le prova tutte con l’ingresso di Nesta per Mungo e D’Uffizi per Megelaitis. I laziali rimangono in partita e al 43’ protestano per un presunto atterramento di Marotta in area ma l’arbitro lascia correre facendo infuriare la panchina di Lopez. Entra anche Odjer per Di Noia e al 91’ la partita è chiusa: Peralta va via in area e apparecchia per Garattoni che la spinge dentro e fa 2-0. Finisce in festa allo Zaccheria, da oggi il terzo posto è realtà.