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Foggianesimo? No, egocentrismo barese. E' dal 1945 che va così....

L'articolo (polemico) di Salvatore Agostino Aiezza

“Egocentrismo barese: La sezione della Corte di Appello di Lucera” . Con questo titolo il “Corriere di Foggia” del 24 12 1945, dava conto, nel successivo articolo firmato “Emmepi”, della richiesta al governo, dell’Assemblea Forense di Bari, sostenuta da Sindaco, Amm.ne Provinciale e tutta la solita cortina di notabili, di soppressione della sezione di Corte di Appello presso il tribunale lucerino.
LA VICENDA. Risibili e davvero inconsistenti le argomentazioni a sostegno della richiesta: la restituzione di Foggia all’ “Amministrazione italiana” e il “notevole (sic!) miglioramento dei collegamenti tra le due province (Foggia e Bari)”. Di entrambe dava conto l’articolista foggiano, ovviamente facendo notare la evidente insussistenza delle suddette motivazioni, soprattutto per quanto riguarda l’asserito miglioramento dei collegamenti. Si dimostrava, con fatti e dati alla mano che, in talune circostanze occorrevano anche sino a tre giorni per espletare un qualche incarico presso la Corte di Appello di Bari. Si invitava anche, chi di dovere, ad opporsi alla pretesa barese.
LE "GIUSTE" RICHIESTE. Ovviamente i “cugini “ baresi non si curarono alcunché delle proteste provenienti dalla terra di capitanata e, pensate un po’ solo dopo una settimana, il sempre preciso e puntuale “Corriere di Foggia” del 31.12.45, in un articolo firmato “Argus” così titolava: “La Corte di Appello di lucera soppressa”. Accolte le “Giuste” richieste di Bari”. Dove, in quell’ultimo, ironico, virgolettato, si esprimeva tutta l’amarezza di chi scriveva e dell’intera popolazione Dauna.
NON PERDERE TEMPO. Si pensi che talmente forti furono le pressioni provenienti dalle istituzioni del capoluogo, che il Ministero della Giustizia riuscì, pur di accontentarli, a fare inserire il provvedimento di soppressione nell’ultimo numero utile della gazzetta ufficiale, per l’anno 1945; per modo che non si perdesse altro tempo.
IL MONITO. Tra i passaggi più belli e, direi, ancora purtroppo molto attuali dell’articolo, (considerato il lungo elenco di uffici, scuole, enti, aeroporti, stazione ecc ecc, che sono stati sottratti a Foggia in favore del capoluogo di regione), cito il seguente: “…..Bari si coalizza per toglierci la sezione della Corte di Appello e con la sua pervicacia è riuscita, ancora una volta, nel suo intento”..”Abbiamo saputo fare altrettanto noi per difenderla, in considerazione della vastità della nostra provincia e della difficoltà delle comunicazioni?”. Ed ancora, nel commentare la notizia che aveva dato la “Gazzetta di Bari del 29 12 1945” Il Corriere, di Foggia, così proseguiva: “Non vi dice nulla il linguaggio usato dalla Gazzetta? Non ha forse il sapore di impudenza; egoismo……?” Per poi concludere l’articolo, con un amaro, ma profetico pensiero: “…Il recente episodio della Sezione della Corte di Appello ci serva di monito!”. #facebook#
LA SITUAZIONE ATTUALE. Ebbene, sono trascorsi quasi settanta anni e possiamo tranquillamente rispondere al buon “Argus” che il suo grido di speranza tale è rimasto. Ancora oggi, la questione dell’aeroporto, ma ancor più quella della nostra storica stazione ferroviaria e del suo nodo dei trasporti, sono lì a dimostrarci che non siamo ancora riusciti ad “affrancarci” e chissà mai quanto ciò avverrà, dalle manie monopolistiche del capoluogo di regione. Che l’isolamento socio/economico/strutturale/politico, nel quale il nostro territorio sta scivolando, a favore di altri territori, ne è il risultato. Si svegli, da questo lungo torpore chi di dovere, altrimenti la futura “Città Metropolitana di Bari” fagociterà anche Foggia.

di Redazione 


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