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Fondazione Capitanata per lo Sport, il bilancio delle attività e un torneo di calcio under 17

Nella sala convegni del Tennis Club di Foggia c'è stato l’incontro tra i rappresentanti della Fondazione La Capitanata Per Lo Sport ETS e gli organi di stampa a chiusura del progetto “Ripartiamo con Lo Sport – Lo Sport Contro la Violenza”.

GLI OSPITI. Condotto dal giornalista Franco Ordine sono intervenuti Sua Eminenza Monsignor Vincenzo Pelvi Arcivescovo Metropolita di Foggia-Bovino, la Dott.ssa Francesca Cangelli Ordinaria di Diritto Amministrativo in rappresentanza dell’ Università degli Studi di Foggia ed il Presidente de La Fondazione Aristide Guerrasio, pur non presenti sono giunti i saluti dal Dirigente Superiore della Polizia di Stato Dott. Ferdinando Rossi Questore Di Foggia e l’Avvocato Gianluca Ursitti, Presidente del Consiglio degli Avvocati di Foggia. Tra gli ospiti erano presenti Pasquale Padalino e Peppino Pavone per il calcio, Antonella Bevilacqua per l’atletica leggera, Alessandro Fierro della Nazionale Italiana di Bob, Giuseppe Pio Capano della Nazionale Italiana dell’Unione Italiana Tiro A Segno con la carabina ad aria compressa e Don Antonio Carbone, parroco della Parrocchia del Sacro Cuore di Foggia oltre ad una rappresentanza dei professori e dirigenti scolastici degli istituti partner dell’iniziativa, I.T. Giannone – Masi di Foggia, l’Istituto Tecnico Altamura – Da Vinci Foggia, Istituto Comprensivo Vico Fontanelle – Giovanni Paolo II di Candela e della sede distaccata dell’ I.T. Giannone – Masi di Foggia e Istituto Comprensivo Manzoni Radice di Lucera.

SPORT E LEGALITA'. Il tema portante dalla Fondazione è che lo sport e la legalità devono andare a braccetto e devono trascinare le nuove generazioni alla consapevolezza che per essere buoni cittadini bisogna impegnarsi con tutte le proprie forze, non solo nel fare sport a qualsiasi livello, dall’amatoriale all’agonismo, ma la stessa determinazione posta in essere nell’impegno sportivo deve trasformarsi in esempio positivo di correttezza e legalità anche nella vita di tutti i giorni.

MONS PELVI. Le parole di Monsignor Pelvi tracciano gli stessi confini: “La Chiesa è indirizzata da sempre verso il crocevia della legalità e negli oratori la funzione dello sport è proprio quello di portare le nuove generazione a credere nei modelli positivi. La comunità ecclesiale, d’intesa con le realtà del territori, ha investito molto nei cosiddetti momenti di oratorio e di laboratorio e quindi stiamo proponendo tante presenze anche strutturali nelle nostre parrocchie, anche se è difficile, in quanto non sempre c’è la sensibilità di vedere le comunità cristiane come animazione di un servizio alla legalità attraverso delle forme indispensabili e sostanziali quale per esempio può essere un campetto da calcio oppure può essere un oratorio come spazio per l’educazione alla legalità - continua Sua Eminenza Pelvi - come Chiesa siamo presenti nelle scuole e abbiamo raccolto nei tanti momenti passati tra i banchi i pensieri dei ragazzi che non a caso vertono quasi sempre nel connubio tra sport e scuola per portare i propri valori verso le azioni di legalità che possano far emergere se stessi ed i propri compagni verso un mondo migliore.” GUERRASIO. Non da meno le parole del Presidente Aristide Guerrasio: I protagonisti sono stati gli studenti che abbiamo incontrato nelle scuole di Foggia e provincia, noi abbiamo portato il nostro messaggio ma abbiamo decisamente ricevuto più noi da questi ragazzi, hanno portato un qualcosa di concreto, un entusiasmo coinvolgente grazie anche alla presenza dei nostri testimonial, da Lucio Perugini a Peppino Pavone, da Martina Criscio a Pasquale Padalino, passando per Giuseppe Pio Capano e Alessandro Fierro, tutti sportivi di successo della nostra provincia. Questi ragazzi hanno compreso che si ottengono determinati obiettivi con il sacrificio e non con i doni venuti dal cielo, questo è un insegnamento che vale nello sport ma ancor di più nella vita quotidiana e in quello che dovrà essere il futuro della nostra collettività”.

ORDINE.Probabilmente abbiamo centrato almeno in parte quello che è il nostro obiettivo - chiude Franco Ordine che de la Fondazione La Capitanata Per Lo Sport è Consigliere di Amministrazione – e cioè quello di lasciare sul terreno incolto della nostra città e della nostra provincia un seme incolto che possa portare al unione fattiva tra sport e legalità che sembrano apparentemente situazioni opposte ma che nel sotto traccia hanno radici profonde e ben radicate”.

IL TROFEO ARPI. Ma le iniziative della Fondazione non si fermano mai, infatti nel corso dell’incontro è avvenuta la presentazione del progetto “I Giovani di Capitanata Scendono in Campo” con il Trofeo calcistico “Arpi” promosso ed organizzato dalla Fondazione La Capitanata Per Lo Sport ETS e dalla società ASD Fortis Daunia. Il trofeo Arpi, giunto alla seconda edizione è dedicato alle massime espressioni giovanili del calcio e vedrà impegnate, sul campo sportivo ex FIGC di Foggia quattro squadre Under 17 di Capitanata, la GsD San Pio X di Lucera, la AsD Juventus San Michele di Foggia, la Cosmano Sport di Foggia, il Manfredonia Calcio e tre tra le maggiori espressioni del calcio professionistico in Puglia, la SSC Bari, il Foggia Calcio 1920 e l’Audace Cerignola. Gli incontri si svolgeranno giovedì 25 e venerdì 26 maggio con le fasi preliminari mentre domenica 28 maggio sono in programma le semifinali e le finali per il 3° e 4° posto e la finalissima del Trofeo. La Fondazione La Capitanata Per Lo Sport ETS è al fianco della ASD Fortis Daunia per supportare il progetto nato nel 2022 con le proprie competenze ed i propri valori che favoriscono e diffondono giorno per giorno l’attività di valorizzazione dello sport come strumento di educazione e formazione per creare una società più inclusiva partendo proprio dai giovanissimi del nostro territorio. Il messaggio che l’iniziativa vuole diffondere con valori che vanno oltre il campo di gioco è divertirsi, divertire e condividere, promuovere la fiducia in sé stessi e il fair play ma soprattutto imparare a vincere e a perdere con pari dignità, perché il concetto cardine è che un ragazzo educato, incoraggiato ad agire in modo responsabile sarà un adulto migliore per la società. Ma il momento non deve fermarsi solo nel fotogramma impresso sul campo di calcio, questo evento nasce anche per creare forti legami non solo tra i protagonisti che si sfideranno nel Trofeo Arpi, ma anche tra i tifosi avversari sugli spalti per promuovere il concetto di sport nella pienezza del suo significato, con il giusto connubio anche con le imprese pugliesi che credono nei giovani e che vogliono investire nello sport partendo proprio dalle nuove generazioni.

di Redazione 


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