Fondi per l’imprenditorialità femminile e giovanile, un incontro gratuito
Il 9 ottobre a Foggia, presso la Camera di Commercio in via Michele Protano 7, dalle ore 15.00 alle 17.00, ci sarà un incontro per presentare le risorse messe a disposizione da enti e istituzioni per favorire la creazione di nuove imprese.
IL PROGETTO NIDI. L'iniziativa è organizzata da Mail Boxes Etc. (MBE) e si parlerà del progetto NIDI, creato dalla Regione Puglia con l’obiettivo di favorire l’autoimprenditorialità con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile. Il progetto NIDI si rivolge ai giovani tra 18 e 35 anni, alle donne sopra i 18 anni, ai disoccupati che negli ultimi tre mesi non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato, alle persone in procinto di perdere il posto di lavoro e ai lavoratori precari con Partita IVA (con meno di 30mila euro di fatturato e un numero massimo di due committenti).
GLI ORGANIZZATORI. MBE, tra le maggiori reti al mondo di negozi in franchising nel campo dei servizi postali, di comunicazione e di supporto alle attività di aziende e privati, illustrerà la sua opportunità per entrare nel mondo del lavoro, avviando una propria attività imprenditoriale. La Regione Puglia, con i suoi 45 Centri MBE operativi, rappresenta, da sempre, un territorio strategico per la Rete MBE. Territorio che presenta ancora molte realtà interessanti dove avviare nuovi Centri MBE.
GLI OSPITI. L’incontro si aprirà con il saluto di benvenuto di Pierpaolo Caliandro di Puglia Sviluppo S.p.A, che fornirà ai partecipanti informazioni utili per poter accedere al progetto NIDI e beneficiare di questa importante opportunità. Per Mail Boxes Etc. Giovanni Semeraro illustrerà i piani di sviluppo dell’azienda nella regione pugliese e la consulenza per inoltrare le domande di richiesta di finanziamento nell’ambito di questo fondo. L’incontro è gratuito previa iscrizione a questo link.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.