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Dal bagno di folla al bagno di umiltà: ecco come Forza Italia “scarica” Landella: “Non hai vinto da solo”

Replica degli 8 consiglieri comunali al sindaco

Il sindaco li ha definiti “irresponsabili” e loro replicano a muso duro: “Serve un bagno d’umiltà”. È ancora guerra interna tra Franco Landella e gli otto consiglieri comunali di Forza Itali, guidati dal capogruppo Raimondo Ursitti, che hanno disertato l’aula – chiedendo un rimpasto di giunta - provocando una crisi nella maggioranza.

LA REPLICA. “Semplificare in una aspettativa delusa le scelte di 8 consiglieri comunali - scrivono in una nota Ursitti, Gabriella Grilli, Gianni De Rosa, Mimmo Verile, Giuseppe Pertosa, Pasquale Rignanese, Francesco Paolo La Torre e Consalvo Di Pasqua - rappresenta la cifra di una cultura che mortifica professionalità, responsabilità di uomini che hanno dimostrato di concorrere al successo del centrodestra così come è evidente che sia pure con differenti connotazioni 8 consiglieri comunali hanno saputo fare sintesi compiendo una scelta che aveva e ha il senso di una posizione politica e non di un avvertimento, come interpretato pretestuosamente per evitare una riflessione tesa concretamente, e non con frasi fatte, a dare una risposta seria ai problemi delle nostre comunità”.

I VERI AVVERSARI. “Un bagno di umiltà – vanno giù duro i consiglieri - indurrebbe a ritenere che 8 teste possano pensare certamente più di una. Forse un momento di maggior riflessione nel fare affermazioni dettate da reazioni istintive gioverebbe a ricercare quegli equilibri necessari ad ottenere risposte serie per una Citta e non rabberciate maggioranze che senza alcuna contiguità di pensiero indossano la maschera della responsabilità. Non dimentichi il Sindaco che i suoi avversari non siamo noi ma i Consiglieri di minoranza”.

NON PER LA POLTRONA. “Appare evidente – evidenziano gli otto - che le motivazioni del dissenso riguardanti alcuni aspetti di un metodo non condiviso non possano ridurre la posizione politica di F.I. ad un mero interesse per poltrone anche perché irrispettoso della maturità e della formazione di ciascun consigliere prova ne sia la rinuncia fatta dai consiglieri De Rosa e Grilli che sollecitati dal Sindaco Landella a sottoscrivere nel mese di luglio 2014 le due deleghe assessorili rinunciarono poiché non corrispondenti alla richieste di partito. Con le sue dichiarazioni il sindaco sposta i termini del dissenso in una direzione che certamente non corrisponde alle reali motivazioni che caratterizzano il malcontento del gruppo. Se dovessimo rispondere alle dichiarazioni del Sindaco con quella irresponsabilità di cui siamo stati tacciati contribuiremmo allora si a scrivere una brutta pagina della politica in questa Città”.

IL SINDACO “NON HA VINTO DA SOLO”. “La prudenza ci induce invece – concludono Ursitti e gli altri consiglieri -, ancora una volta, ad esercitare, con pieno discernimento tra arroganza e strumenti legittimi e democratici che caratterizzano la politica, tutte le azioni utili al conseguimento di un metodo di governo rispettoso delle prerogative spettanti a ciascun soggetto politico, sia esso il sindaco sia un gruppo consiliare che rappresenta di gran lunga il partito di maggioranza della Città capoluogo e che nessun ‘ricatto’ ha rivolto al sindaco per indurlo a concedere qualche poltrona.
Spiace, anche, che il sindaco rivendichi come di sua esclusiva pertinenza la vittoria elettorale giacché grande e determinante è stato il ruolo di tutti. Sappiamo da tempo che la politica non è una questione personalistica e quindi parlare di fraintendimenti o di mancanza di responsabilità quando vengono meno gli elementi essenziali aggreganti una comunità politica vuol dire aver frainteso il ruolo assegnato dai cittadini".

di Redazione 


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