Landella annuncia le dimissioni con un comunicato: "Basta ricatti dalla maggioranza"
"Per il bene di Foggia, dico basta ai ricatti politici". Franco Landella annuncia le sue dimissioni da Sindaco di Foggia con un comunicato in cui spiega: "Dopo la continua pretesa di poltrone in giunta, ora il gruppo consiliare della Lega, Fratelli d’Italia, altri tre consiglieri dichiaratisi indipendenti dalla maggioranza, alzano il tiro con l’evidente minaccia di bocciare il piano economico finanziario di AMIU che consente ai cittadini foggiani di non pagare circa il 15% in più per la tassa sui rifiuti, cioè un milione e mezzo di euro".
Se le dimissioni non saranno ritirate entro 20 giorni si tornerà alle urne.
DIMISSIONI GIA' FIRMATE. E io, per il bene di Foggia - continia la nota - ora dico basta ai ricatti politici, basta con il gioco al massacro di un’Amministrazione comunale che, lavorando esclusivamente per il bene della città, ha appena ottenuto 5 milioni di euro per la rigenerazione urbana, a cui si sommano gli oltre 50 milioni assegnati e pronti per essere spesi per la riqualificazione della città, in particolar modo per le periferie disastrate. Ho già rassegnato nelle mani del Segretario comunale le mie dimissioni, nella convinzione che neppure la riunione dei capigruppo consiliari che, congiuntamente alle segreterie provinciali avevo ritenuto di convocare per ricomporre le fibrillazioni partitiche, possa essere utile a redimere gli appetiti politici resi sempre più manifesti dalle continue richieste di azzeramento della Giunta da parte dei consiglieri che dovrebbero sostenere l’Amministrazione, facendo parte della maggioranza consiliare.
VOTARE IL PIANO. "Ora - conclude il comunicato - chi ha a cuore, come me, il bene di Foggia, lo dimostri: vada in aula consiliare domani pomeriggio e voti il piano Amiu che consente ai cittadini foggiani di risparmiare un milione e mezzo di euro di tassa sui rifiuti. Se non accadrà, avrò avuto ragione: avranno agito solo per un ulteriore ricatto politico e fame di poltrone. Io a queste pretese non ci sto”.
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