Truffa bonus edilizi, due imprese lucerine si difendono: "Coinvolte per episodio casuale, senza aver monetizzato alcun credito"
Una presunta frode da oltre un miliardo di euro. L’accusa è quella di fraudolente cessioni di crediti di imposta maturati nell’ambito di interventi edilizi nel territorio di Capitanata. Un tema ampiamente trattato sui media e che ora porta i legali difensori delle società lucerine Lag Power srl e Lag Management srl – gli avvocati Giacomo Grasso e Luigi Maida – a “fare alcune precisazioni nell’interesse delle nostre assistite e, soprattutto, in quella della più giusta e veritiera ricostruzione dei fatti” (Leggi: Mega truffa sui bonus edilizi, coinvolti commercialisti e avvocati foggiani: sequestro da un miliardo di euro).
“EPISODIO CASUALE”. “Le imprese lucerine Lag Power srl e Lag Management srl, ed il loro legale rappresentante sig. Gianluca Luparelli, sono state coinvolte, loro malgrado, nella indagine penale per un episodio casuale e senza che alcun credito sia stato monetizzato, neppur in minima parte”, assicurano gli avvocati.
NESSUNA PENDENZA. “Le predette società – evidenziano - sono floride, vivissime e da sempre attive (trattandosi di imprese sane ed intonse da ogni tipo di pregiudizio), operative in ambito di costruzioni e realizzazione di impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Le stesse società, al pari del loro legale rappresentante, non hanno altre pendenze tributarie o penali e sono in perfetta regola con gli obblighi previdenziali ed assistenziali”.
IL FUTURO DELLE AZIENDE. “Si tratta quindi – ricostruiscono i legali - di aziende realmente operative, così come reali ed effettivi sono i lavori da cui sono maturati i crediti oggi al centro dell’attenzione della Procura di Foggia che, appare utile ricordare, si è trovata dinanzi ad una indagine già preparata e compiuta da parte dei Colleghi di Roma. Sul punto, però, si confida totalmente sulla professionalità della Guardia di Finanza operante sul territorio e sulle indagini rigorose e lenticolari svolte dalla Procura di Foggia, assieme ai quali si procederà, con un confronto puntuale e costruttivo, per favorire la ricostruzione, passo per passo, di ogni attività delle aziende coinvolte, al fine di mettere luce (questo è il reale problema!) sopra una normativa nuova ed in continua evoluzione che, purtroppo, presta il fianco a frettolose e pure errate interpretazioni. E forse era, ed è proprio questo che andava evitato sin dall’origine, inducendo i primi verificatori a condurre ad un più puntuale e costruttivo contraddittorio ben prima di assumere una decisione così grave, quale quella del sequestro di aziende sane, dal momento che è noto che provvedimenti di questa entità portano, molto più che spesso, al definitivo decesso delle aziende”.
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