Ecco come una città può farsi del male da sola, ecco come può far morire, sportivamente, alcune delle sue più sane ed importanti realtà nella totale indifferenza. Fuente, Focus e Fovea, le tre eccellenze di calcio a cinque cittadine, stanno per dare l’addio alle rispettive categorie. Senza, però, essere retrocesse sul campo.
LA FUENTE. Proprio la Fuente, già emigrata a Lucera lo scorso anno per assenza di strutture, attraverso un comunicato ha ufficializzato la rinuncia all’iscrizione del campionato di serie A2. Stessa sorte potrebbe toccare tra qualche giorno a Focus e Fovea, le due compagini femminili. Una decisione che la società ha provato a scongiurare in tutte le maniere ma che si è resa inevitabile col passare delle settimane. La Fuente, dunque, getta la spugna: si arrende all'indifferenza delle istituzioni e dice addio al futsal nazionale, alla serie A2 e al sogno della massima serie. Piegati dalla cronica mancanza di strutture, soltanto tamponata da un doloroso trasferimento a Lucera che a distanza di mesi non ha tuttavia impedito la fine di una lunga e bella storia.
IL FUTURO. Restano solo i ricordi, tanti e meritati i successi che hanno dato lustro alla Capitanata sportiva. L’ultimo in ordine di tempo, la storica conquista della Coppa Italia di A2. Ora si ricomincia da capo, si ripartirà con volti nuovi a livello dirigenziale e tecnico e da un campionato regionale, quello di C1. "Abbiamo provato in tutti i modi ad evitare la fine di un sogno e la caduta rovinosa di una creatura che personalmente sento mia. Dopo tante esaltanti vittorie ottenute sul campo, arriva la più dolorosa delle sconfitte e il parquet non c'entra nulla. Una sconfitta inevitabile vista l'indifferenza che ci è stata mostrata dalle istituzioni preposte", sottolinea amareggiato il presidente del club, Giuseppe Tiso, che lascerà il timone della società (cambio di denominazione in vista) in altre mani ma che continuerà comunque ad essere vicino al club blancos.
RITORNO AL PASSATO. Si punterà sul vivaio e sui prodotti fatti in casa. Si ripartirà dal solito peregrinare tra campi all'aperto che riporteranno indietro la memoria. "Vogliamo continuare a credere nello sport anche se ci rendiamo conto che in queste condizioni è davvero difficile. Chiediamo che qualcuno, nella fattispecie la politica, faccia qualcosa e si decida a realizzare una struttura sportiva degna di essere definita tale ma soprattutto capace di frenare l'emorragia che negli ultimi anni ha di fatto cancellato molte società sportive, anche militanti in campionati nazionali di futsal e di altre discipline", continua Tiso, che poi chiude con un velo di tristezza che oscura la vasta e ricca bacheca del club. "Noi ci abbiamo provato, purtroppo senza fortuna. L'auspicio è che lo sport della città di Foggia trovi sulla propria strada gente meno sorda e disposta a frenare la morte di tante società, costrette ad arrendersi per mancanza di strutture adeguate. Proprio come noi".
FOCUS E FOVEA. Stessa ingloriosa sorte per le due compagini femminili. La Focus, tramite un comunicato postato dal presidente Pomarico sul suo profilo facebook, ha sancito la rinuncia all’iscrizione per il prossimo campionato di serie A. Si attende l’ufficializzazione di venerdi, termine ultimo per le iscrizioni. Ore cruciali anche per la Fovea, che dopo aver sfiorato il salto nella massima categoria, rischia di perdere il titolo sportivo.