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A “Fuori i Poeti” c’è anche Vivian Lamarque: a Foggia, tre serate di poesia

La rassegna a cura di Ubik e Biblioteca

La poesia a Foggia? Si può fare. È il leitmotiv che si sta diffondendo sui social network a firma Ubik e Biblioteca di Foggia, anzitutto. Ed è quanto avrà luogo nei giorni 26, 27 e 28 ottobre a “La Magna Capitana”: protagoniste, tre tra le migliori voci della poesia italiana contemporanea, Bruno Galluccio, Elisa Donzelli e Vivian Lamarque. Due di questi – Galluccio e Lamarque – chiamati a presentare due anteprime nazionali, tra cui un’anticipazione editoriale straordinaria pensata unicamente per i lettori di Capitanata.

FUORI I POETI. Una rassegna interamente dedicata alla più nobile delle arti, dunque, concentrata in tre serate ravvicinate e dal titolo “Fuori i Poeti” (sulla falsariga del consolidato ciclo di appuntamento “Fuori gli Autori), organizzata da Ubik e Biblioteca in collaborazione con la rivista specializzata di poesia “Avamposto”, con sede a Orta Nova (diretta dal poeta ortese Giuseppe Todisco e dal poeta reggino Sergio Bertolino). E, soprattutto, con la curatela artistica di Antonio Bux, poeta foggiano dal talento riconosciuto, autore di raccolte poetiche di alto profilo e curatore di raffinatissime collane di poesia per case editrici specializzate.

LA TRILOGIA QUANTICA. Si comincia mercoledì 26 ottobre, ore 18, con la presentazione in anteprima nazionale del libro “Camera sul vuoto” (Einaudi, 2022) di Bruno Galluccio, poeta napoletano, al suo terzo titolo con la storica casa editrice torinese. “Dapprima con ‘Verticali’, seguendo poi con ‘La misura dello zero’, la poesia di Galluccio si è da subito imposta come ricerca originale e innovativa – ha spiegato Antonio Bux, motivando la scelta dell’autore partenopeo – dato il suo fondarsi su argomenti e temi di tipo scientifico, sviluppati tramite direttrici di ritmo e di senso ben precise. Quest'ultima prova, che chiude idealmente una sorta di ‘trilogia quantica’, ne dà ulteriore e rinnovata conferma, fondendo pensiero cogitante e stupore lirico”.

UNA SFIDA TRA LE EPOCHE. Giovedì 27 ottobre, sempre alle 18, tocca ad Elisa Donzelli presentare il suo lavoro dal titolo “Album” (Nottetempo, 2021). Torinese, romana d’adozione, l’autrice parlerà della sua raccolta d'esordio, in grado di riscuotere ampi consensi di pubblico e critica (è di pochi giorni fa la notizia che la raccolta è risultata vincitrice del prestigioso premio Metauro, tra gli altri). “Nell'opera della Donzelli – spiega Bux – la vicenda autobiografica viene raccontata senza alcuna enfasi di sorta, e attraverso un tono essenziale l'autrice ci mostra inoltre squarci di ambienti e di periodi che sottendono ad un più ampio spazio storico e civile, sfidando la distanza tra le epoche, tra i vivi e i morti”. L’occasione, inoltre, è importante anche per approfondire il suo lavoro di operatrice e curatrice editoriale, partendo dall'ultimo libro pubblicato nella collana da lei diretta: “La tradizione” di Jericho Brown, premio Pulitzer 2020.

VIVIAN LAMARQUE, ATTESISSIMA. Chiude “Fuori i Poeti”, venerdì 28 ottobre, ore 18, l’ospite più attesa, in virtù della sua lunga e imponente carriera: Vivian Lamarque. L’autrice milanese, amatissima dal pubblico, presenta “L'amore da vecchia” (Mondadori, 2022). Si tratta di un’anteprima assoluta che è anche un’anteprima editoriale, visto che il libro della Lamarque sarà pubblicato a novembre: i lettori di Capitanata avranno la possibilità di conoscerlo prima di tutti in Italia. “Autrice di numerose raccolte di fiabe e di poesie di successo – interviene sempre Bux – tra le quali ‘Teresino’ (Società di poesia 1981; premio Viareggio opera prima) ‘Il signore d'oro’ (Crocetti 1986) ‘Una quieta polvere’ (Mondadori, 1996) e ‘Madre d'inverno’ (Mondadori 2016), la Lamarque porterà il pubblico foggiano nel suo mondo disincantato e sognante, tramite la sua lingua sottile e irriverente”.

AVAMPOSTO POESIA. “Quanto alla partecipazione di Avamposto – conclude Antonio Bux – è uno spazio di ricerca, sia digitale che cartaceo, volto a realizzare un dialogo vivo basato sullo studio della poesia attraverso un approccio multidisciplinare. Ma è anche un luogo di riflessione sulla crisi del linguaggio: l'obiettivo è interrogarne le ragioni attraverso un'etica dello scavo (nella parola e per la parola). Io, da foggiano, sono onorato di far parte di questo progetto che ha radici nel nostro territorio ma un respiro ed un consenso profondamente nazionale”.

di Redazione 


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