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Furore risponde ad Azzarone: “Totale distanza tra M5S e PD, alleanze indigeribili”

Dopo la nota dei segretari provinciali e regionali PD Azzarone e Lacarra arriva la risposta di Mario Furore, europerlamentare del Movimento 5 Stelle. “Il mio lavoro nelle Aule di Strasburgo a difesa dei cittadini - scrive l'esponente pentastellato - viene oggi interrotto da una nota stonatissima del Pd regionale, del segretario  regionale Marco LaCarra e della sua fida segretaria provinciale di Foggia Lia Azzarone, che chiede nell’ambito delle alleanze territoriali tra Pd e M5S da che parte stia Mario Furore”.

NERVOSISMO PD.Un attacco frontale – continua Furore - che francamente denota un certo nervosismo del Pd, per il susseguirsi di eventi in provincia di Foggia, che registrano ancora una volta il fallimento totale della classe dirigente del Pd o vicina al Pd. Silenti per esempio in questi giorni per l’arresto di un esponente a loro vicino, nell’inchiesta sulla truffa all’INPS".

IL PD BANCHETTA CON LA LEGA.Scusate se non taccio quando siamo mortificati a livello nazionale – prosegue l'europarlamentare - quando a pochi giorni dall’arresto del sindaco leghista Landella, il Pd locale banchetta allegramente con esponenti leghisti in un locale foggiano con virgolettati vergognosi e mai smentiti. Ivi compresa la signora Azzarone da cui, anche per la sola abitudine con cui sceglie certi commensali, non accetto lezioni di stile e di buona politica. Per altro da chi è finita sotto i riflettori romani del suo partito per essere la segretaria provinciale di un partito che annovera al suo interno i sindaci dei comuni in cui l’azienda di famiglia si è aggiudicata ottimi appalti. Tutte cose giudicate da sempre inopportune dal Movimento Cinque Stelle”.

IL PARCO DEL GARGANO, 118 E ASI.E scusate - prosegue la nota - se pongo da mesi la questione per cui se al Parco Nazionale del Gargano viene defenestrata (nel silenzio di tutti i sindaci del Pd garganici) una giovane donna per essere sostituta con ex amministratore sciolto per mafia nella direzione, chiedo un intervento congiunto al Pd al fine di andare in fondo a questa questione e fare asse per eliminare ogni inopportunità. Dubito ad esempio che di questo il segretario nazionale Letta ne sia al corrente. Scusate se alzo il tiro e chiedo spiegazioni al Pd locale, sulla sanità da loro gestita a Foggia e pongo la problematica del concorso al 118 del Riuniti di Foggia, dove pare ci sia un vizio nel riconoscimento di titoli di un candidato a loro vicino, chiedendo come buona politica di intervenire prima della magistratura a tutela della salute di tutti e del merito. Scusate se non taccio quando faccio notare che all’Asi di Foggia è in atto un familismo acuto tra nomine e consulenze a persone dell’apparato del Pd di Capitanata. E che sarebbe il caso di eliminare”.

ALLEANZE INDIGERIBILI.Non bisogna confondere - conclude Furore - le alleanze possibili con la complicità o omertà per gli affari. (...) Non me la sento ad oggi di non sottolineare ancora la totale distanza tra il M5S foggiano ed il Pd di Capitanata. Poi certamente per me i territori così come i nostri attivisti sono liberi di allearsi e di procedere come credono. Così come sta succedendo a Sannicandro. Ma così come non sta succedendo in tanti altri comuni. Pugliesi e non. Così come sono liberi i consiglieri regionali di proseguire nel loro proficuo lavoro in regione. Invito per altro il Partito Democratico a non parlare di Manfredonia poiché nel golfo il Pd non esiste più visto che alle prossime elezioni comunali ha deciso di proseguire senza simbolo, probabilmente al loro partito non credono nemmeno più gli stessi segretari provinciali e regionali. E non pensino le Azzarone e i LaCarra che allearsi voglia dire tacere. Purtroppo per loro la mia coerenza, libertà di pensiero o il mio silenzio non sono in vendita, così come quello di tutto il M5S che mi onoro di rappresentare”.

di Redazione 


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