Furti nelle campagne: sorpresi a rubare un quintale di limoni, denunciate tre persone
Sono stati sorpresi in flagrante. Con il favore del buio, stavano rubando un notevole quantitativo di limoni. Ma tre persone - di 35, 43 e 45 anni, tutti con precedenti – sono stati sorpresi in flagrante dai Carabinieri e denunciati.
I FURTI. È accaduto a Rodi Garganico, dove i militari da tempo operano servizi mirati, prestando particolare attenzione alla richiesta di aiuto degli imprenditori agricoli del Gargano, stagionalmente derubati dei propri prodotti. Tutto l’anno – spiegano dal Comando - soggetti che vivono di espedienti, approfittando dell’isolamento delle campagne, raccolgono furtivamente ogni frutto della terra, in particolare agrumi, come il limone “femminello” prodotto e confezionato nel territorio del Gargano tra l’altro il più antico di tutta l’Italia, per poi immetterli nei mercati rionali e “clandestini”, a costi inferiori rispetto al loro pregiato valore.
I CONTROLLI. I Carabinieri di Rodi Garganico con specifici servizi di vigilanza, anche in abiti civili, nelle isolate coltivazioni garganiche, hanno sorpreso i tre malfattori, organizzati con cassette e veicolo per il trasporto, intenti ad asportare furtivamente da un vasto agrumeto, oltre un quintale di pregiati limoni. Scattato il blitz, i ladri, pensando che il buio consentisse una facile fuga, hanno tentato repentinamente di allontanarsi con l’auto, ma i Carabinieri sono riusciti a bloccarli. L’immediata perquisizione ha permesso di rinvenire su uno dei fermati anche un coltello a serramanico di notevoli dimensioni.
IL FOGLIO DI VIA. I tre, in trasferta da Peschici, sono stati deferiti per il reato di furto aggravato, porto abusivo di armi e proposti per l’emissione del provvedimento del Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno in Rodi Garganico. La refurtiva, interamente recuperata, è stata consegnata al conduttore del fondo e il coltello sottoposto a sequestro.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.