Furti negli stabilimenti del Parmigiano Reggiano: operazione della Polizia, 11 arresti
I fermati sono quasi tutti di origini foggiane
La Polizia di Modena sta eseguendo dalle prime ore di questa mattina undici ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti soggetti, per lo più di origini foggiane, accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato in numerosi stabilimenti e depositi di stoccaggio di Parmigiano Reggiano nella provincia di Modena e in altre provincie del Nord Italia.
I FURTI. Gli indagati – in base alla ricostruzione degli inquirenti -, si avvalevano di mezzi di trasporto, attrezzi atti allo scasso, ricetrasmittenti, apparati elettronici destinati a disattivare sistemi di allarme, schede telefoniche dedicate a intestazione fittizia, svariate armi da fuoco. I furti in questione, avvenuti tra il novembre del 2013 e il gennaio di quest'anno, hanno consentito all'organizzazione di appropriarsi indebitamente di derrate alimentari per un valore complessivo pari a 785mila euro (in particolare 2039 forme di Parmigiano Reggiano e oltre 15mila chilogrammi di crostacei e pesce surgelato). Le operazioni per la cattura sono in corso di esecuzione da parte delle Squadre Mobili delle province di Modena,Foggia e Cremona.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.