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Olive rubate ad Altereco: due arresti per il furto nel bene confiscato alla mafia

Dopo il furto, avevano anche lanciato una raccolta fondi per "coltivare speranza". E in quella richiesta, evidenziavano un aspetto: "vorremmo giustizia, ci piacerebbe vedere che i ladri fossero catturati e ricevessero la loro giusta condanna". E alla cooperativa Altereco, che circa una settimana fa aveva subìto il furto delle olive, le "Belle di Cerignola", oggi possono essere soddisfatti: la Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria nella zona rurale di Cerignola, ha tratto in arresto due persone per i reati di furto aggravato e rapina in concorso.

L'AGGRESSIONE. L’operazione - spiegano dalla questura - giunge al termine di una attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, che si è conclusa con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di due persone già note alle forze dell’ordine. I fatti risalgono al mese scorso, quando presso un terreno confiscato alla criminalità organizzata e gestito da una cooperativa, situato alla periferia di Cerignola, ignoti malfattori dapprima si erano addentrati nel fondo agricolo dove avevano fatto razzia di olive di pregiata qualità; poi, essendo stati notati da uno dei soci della cooperativa, lo avevano colpito con un pugno al volto e gli avevano sottratto le chiavi della macchina per evitare di essere inseguiti. Poco dopo, nonostante sul posto fosse intervenuta la polizia, i due riuscivano a dileguarsi per le campagne circostanti facendo perdere le loro tracce.

L'ARRESTO. Successivamente, gli agenti del Commissariato PS di Cerignola hanno avviato una attività di indagine e grazie all’analisi di alcuni video e ad alcune testimonianze, hanno ricostruito i fatti individuando i due autori del fatto criminoso. Uno di loro è in carcere, l'altro ai domiciliari. 

di Redazione 


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