Rubò i soldi dell’elemosina nel santuario di San Pio: in carcere per scontare la pena
I Carabinieri della Stazione di San Giovanni Rotondo, in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione, hanno arrestato Giuseppe Nardella, 26enne del luogo.
IL FURTO DELL’ELEMOSINA. Il provvedimento eseguito riguarda un residuo di pena che lo stesso deve scontare pari a 2 anni, 11 mesi e 5 giorni per fatti riguardanti un furto aggravato e due rapine commessi in San Giovanni Rotondo: il furto aggravato è avvenuto il 9 luglio 2008, allorquando l’uomo venne sorpreso dopo essersi impossessato dei soldi custoditi all’interno delle cassette per l’elemosina presso il Santuario di San Pio. In tale occasione i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, tempestivamente intervenuti sul posto, riuscirono ad arrestarlo nella quasi flagranza del reato appena commesso.
LA GIACCA. La prima rapina, invece, è quella commessa il 30 maggio del 2010, quando Nardella, unitamente a un complice, dopo aver aggredito un passante, si impossessò della sua giacca all’interno della quale si trovava il portafogli contenente soldi e documenti. A seguito della denuncia resa dalla vittima, i Carabinieri riuscirono a individuare e rintracciare i responsabili per poi trarli in arresto.
L’AGGRESSIONE. La seconda rapina è quella commessa a San Giovanni Rotondo presso una farmacia locale, il 19 marzo 2012, quando l’arrestato si introdusse all’interno dell’esercizio commerciale e dopo essersi impossessato della somma di 400 euro, per assicurarsi l’impunità, aggredì con violenza la titolare della farmacia, per poi fuggire. Le indagini dei Carabinieri hanno poi permesso di arrestarlo in esecuzione di misura cautelare ed è stato associato alla casa circondariale di Foggia.
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