Gallerie chiuse verso Mattinata, Confcommercio protesta con l’Anas: “Era proprio necessario fare i lavori adesso?”
Il presidente della Confcommercio provinciale di Foggia, Damiano Gelsomino ha preso carta e penna e ha scritto all’Anas. Lo ha fatto su sollecitazione degli operatori turistici, chiedendo chiarimenti sulla decisione di tempi e modi dei lavori alla SS 89 che sta comportando la chiusura delle gallerie nei giorni feriali.
LA TEMPISTICA. Nella missiva la Confcommercio evidenzia che nella comunicazione, diffusa a mezzo stampa solo pochi giorni prima dell’inizio dei lavori, non sembra emergere alcuna criticità improvvisa (dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18 chiuse le gallerie Monte Saraceno, Papone, San Benedetto, Sperlonga e Palombari).Gelsomino, dunque, chiede ai vertici Anas perché non sia stato possibile eseguire tali lavori in un periodo meno critico per il traffico veicolare sul Gargano.
I GARGANICI SONO STANCHI. Nella comunicazione Gelsomino evidenzia che buona parte dell’economia di questa zona della Puglia si regge sul turismo e questa fase dell’anno è cruciale per i risultati della stagione. Inoltre – evidenzia - tali inconvenienti incidono pesantemente sulla reputazione generale della nostra destinazione turistica, già penalizzata dalla mancanza di altre infrastrutture di trasporto. Voglio sperare – prosegue il presidente di Confcommercio Foggia - che i lavori decisi in questa fase non dipendano dai soliti “problemi burocratici”, spesso accampati a giustificazione di scelte poco oculate, o – peggio ancora – dall’improvvisazione. Gli operatori turistici del Gargano sono stanchi di pagare le inefficienze del sistema.
LA CONDIVISIONE. In conclusione la Confcommercio sollecita, per il futuro “un minimo di condivisione delle informazioni e dei progetti con il territorio in modo da arrecare i minori disguidi possibili alle aziende e agli abitanti”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.