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Gargano ‘Zona franca’ dalla violenza: la cooperativa sociale Il Filo di Arianna lancia la sfida

Nuovi sportelli antiviolenza sul Gargano, un Cav digitale, un blister per chiedere aiuto, doti di autonomia, murales, laboratori e un festival dell’informazione: sono solo alcune delle azioni previste da Zona franca, progetto della cooperativa sociale Il Filo di Arianna sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. Al primo posto nell’elenco delle proposte selezionate nell’ambito della seconda edizione del Bando per il contrasto della violenza di genere, unico progetto finanziato in provincia di Foggia, è risultato destinatario di un contributo di 180.000 euro. Compongono il partenariato l’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, la cooperativa sociale Be Free di Roma, l’associazione di promozione sociale Followus e l’Università di Foggia. La gestione del progetto della durata di 42 mesi è affidata alla project manager Daniela Eronia (CIA'T Studio srl).

GLI INTERVENTI. In linea con le finalità del bando, il progetto punta innanzitutto a potenziare i servizi del Centro Antiviolenza dell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, gestito dalla cooperativa sociale Il Filo di Arianna, aprendo nuovi sportelli a Rodi Garganico e Ischitella e implementando gli orari di quelli già attivi a Vieste, Peschici e Cagnano Varano. Zona franca sperimenta, inoltre, nuove formule come il Cav digitale, che offre un’ulteriore possibilità di ascolto e incontro virtuale, utile anche per superare le iniziali reticenze: studentesse, lavoratrici e donne sole in casa la domenica potranno usufruire del servizio di consulenza online. La stipula di protocolli d’intesa con Asl e Policlinico di Foggia potrà definire un modello operativo per la presa in carico delle vittime di violenza da parte delle operatrici del Cav nei presidi sanitari oggi sprovvisti del servizio, a partire da Vico del Gargano, Vieste e Rodi Garganico.

L'EMERGENZA. Farmacie e parafarmacie diventano sentinelle dei fenomeni di violenza: il rapporto di fiducia già consolidato in questi presidi consente di sviluppare un innovativo sistema di allertamento che si avvale di un blister per lanciare un Sos. Sulla confezione, infatti, sarà riportato il numero di emergenza e, in uno spazio vuoto, eventualmente, la donna potrà annotare il suo contatto. Migliaia di blister saranno distribuiti in una rete di 26 farmacie e parafarmacie.

I VOUCHER. La dipendenza economica, spesso, incatena la vittima al suo aguzzino. Zona franca prevede l’erogazione di voucher mensili per favorire l’autonomia abitativa. ‘Sulle ali della libertà’ è l’iniziativa destinata a 6 donne che beneficeranno delle doti di autonomia. Il progetto sostiene anche i minori che hanno assistito ai maltrattamenti attraverso un tutoring educativo personalizzato ed edu-camping estivi.

L'ARTE. Zona franca vuole generare un processo di cambiamento culturale. Il linguaggio della street art veicolerà il messaggio in un racconto-murales negli otto comuni dell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano. Altrettante opere, una in ogni comune, comporranno la prima strada nazionale della non violenza. La formazione è un altro tassello della strategia per contribuire alla costruzione di un nuovo sistema socio-culturale.

LE GIUSTE PAROLE. Destrutturare gli stereotipi di genere è uno degli obiettivi del Festival dell’informazione sulla violenza di genere ‘Le giuste parole’, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti e la Fondazione Marisa Bellisario, e del laboratorio promosso dalla cattedra di Psicologia dell’educazione dell’Università di Foggia ‘Narrazioni antiviolenza - Tecniche narrative autobiografiche per il contrasto della violenza di genere’, dedicato a docenti e famiglie. Saranno coinvolte 24 scuole della provincia di Foggia, per un totale di 180 ore di formazione e 36 di tutorato attivo. Il laboratorio affronterà i temi della differenza di genere, dei pregiudizi legati alle differenze e del valore della diversità.

I NUMERI. Nell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, da novembre 2021 a marzo 2023, le donne prese in carico dal Cav gestito dalla cooperativa sociale Il Filo di Arianna sono state 20. Nello stesso periodo, sono giunte 97 telefonate al numero attivo h24. Il Filo di Arianna gestisce anche il Centro Antiviolenza dell’Ambito Territoriale di San Severo. Dai dati del monitoraggio 2022, sono stati complessivamente 307 gli accessi, dei quali 57 inviati da altri servizi. Prevale la violenza fisica, seguita da quella psicologica. I casi di violenza sessuale rilevati sono stati 2, le molestie sessuali hanno riguardato 4 casi, 33 sono stati i casi di stalking. Dei 307 accessi, 261 sono donne italiane, 23 europee e 23 extra Ue. Sono state 102 le prese in carico. Le donne di età compresa tra i 30 e i 39 anni sono state 101, seguite da 67 donne tra i 40 ed i 49 anni e 62 donne tra i 18 ed i 29 anni. In 92 casi l’aggressore era coniuge o partner convivente, in 46 casi l’ex. La rete sociale instaurata dal progetto si pone l’ambizioso obiettivo di trasformare il territorio in una zona franca dalla violenza.

di Redazione 


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