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Gema, cassa integrazione in deroga per i lavoratori fino al 31 dicembre

L’esito del tavolo ministeriale a Roma

Per i lavoratori della società di riscossione Gema sarà prevista l’erogazione della Cassa Integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2012. E’ uno degli esiti emersi al termine del tavolo ministeriale svoltosi ieri a Roma al quale ha partecipato l'assessorato al Welfare della Regione Puglia. “I lavoratori potranno tirare un respiro di sollievo: per loro sarà prevista l'erogazione della Cassa Integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2012. Rimane comunque ancora nebuloso il futuro per alcune decine di famiglie” ha fatto sapere Elena Gentile, assessore regionale al Welfare che partecipato all’incontro.

LA CLAUSOLA SOCIALE - Al momento, però, l’intera vicenda che ha coinvolto i massimi vertici della Gema è al vaglio della Magistratura e del Ministero delle Finanze. “Attendiamo – ha aggiunto l’assessore Gentile - l'esito delle indagini che faranno luce sulle eventuali responsabilità dirette ed indirette  che hanno messo in discussione i bilanci di alcune città pugliesi e delle determinazioni del ministero in ordine alla sospensione della autorizzazione all'esercizio”. Inoltre, per tutelare il posto di lavoro dei dipendenti della Gema, “chiederò nei prossimi giorni, un incontro ufficiale al presidente regionale dell’ANCI, Luigi Perrone, sindaco di Corato, per verificare la possibilità di prevedere, nella stesura dei bandi di gara per l'affidamento del servizio di riscossione, la previsione della Clausola Sociale per i lavoratori dipendenti della GEMA s.p.a.”.

LA VICENDA - Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Foggia, coordinate dal sostituto procuratore Antonio Laronga, Lanfranco Tavasci, presidente del consiglio di amministrazione della Gema, e Giuseppe Corriero, amministratore delegato dell’azienda, si sarebbero appropriati, avendone omesso il riversamento agli Enti territoriali, di una somma di oltre 21milioni di euro, costituita dall’importo dei tributi riscossi per conto di oltre 30 comuni appaltanti della Capitanata. Due sere fa Tavasci si è presentato alla caserma della Guardia di Finanza in quanto colpito da un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di peculato.

di Redazione 


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