Tenta di far sparire la droga gettandola nella stufa: arrestato 23enne
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cerignola hanno tratto in arresto un 23enne per detenzione ai fini di spaccio, recuperando 23 grammi di droga mentre era in combustione.
LA VICENDA. I militari stavano percorrendo le vie cittadine quando, improvvisamente, hanno notato nei pressi di un’abitazione un giovane che alla loro vista si è allontanato velocemente. Il giovane è stato riconosciuto come soggetto ben noto per i suoi precedenti in materia di spaccio e quando i carabinieri si sono avvicinati, il portone della sua abitazione è stato repentinamente chiuso dall’interno. A quel punto i militari hanno iniziato a bussare ma il giovane ha permesso l'ingresso solo al sopraggiungere di una seconda pattuglia, intervenuta di rinforzo. Entrati nell’immobile, i carabinieri sono stati accolti da un forte odore di plastica e sostanza stupefacente combusta, con una fitta nube di fumo.
LA STUFA. Diminuito il fumo, i Carabinieri si sono poi accorti della presenza di una stufa a legna accesa dalla quale proveniva il fumo maleodorante e, che vi era ancora della sostanza non andata distrutta: hashish, marijuana e cocaina. I militari hanno poi operato perquisizione personale e domiciliare, rinvenendo un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento consistente in bustine di cellophane trasparenti con chiusura ermetica, nonché la somma contante di 215 euro, considerata provento di spaccio. Il 23enne è stato poi condotto in caserma e, data la flagranza, dichiarato in stato d’arresto, poi convalidato. La misura cautelare applicata è quella dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.