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Gino Lisa, arriva anche il parere favorevole della Regione: è ufficiale

Ma a Taranto protestano. E il tempo stringe...

La notizia era nell'aria, ma l'ufficialità del Ministero è un'ulteriore sicurezza. Tra Foggia e i cieli, adesso, c'è solo la lotta contro il tempo: entro il 31 dicembre infatti, deve partire l'iter procedurale per “portare a casa” quei benedetti 14 milioni di euro del Cipe. Bando di gara, assegnazione appalto e avvio lavori: tutto in circa 90 giorni. Date le lungaggini burocratiche (e non solo), più che correre, adesso, bisognerà volare. E non è una battuta. 
 
L'UFFICIALITA' C'E', MA I TEMPI STRINGONO. “Parere favorevole condizionato di valutazione di impatto ambientale per il progetto relativo al Prolungamento della pista di volo RWY 13/33 dell’aeroporto di Foggia, proposto dall’Enac”. Ecco l'ufficialità, data proprio dalla Giunta della Regione, durante i lavori di oggi. E questo l'indomani dalla dura nota lanciata dalla Community di Capitanata “Mondo Gino Lisa” (LEGGI), la quale chiedeva conto di quei 14 milioni di euro da utilizzare per lo scalo di Foggia e di cui sembravano essersi perse le tracce, nonostante la partenza dei lavori dello scalo brindisino, beneficiario di fatto del medesimo pacchetto di intervento pubblico. Sempre sul sito della Community poi, venivano riportate nella giornata di oggi le parole di Marco Franchini, direttore generale di Aeroporti di Puglia. “Il ritardo non dipende da noi”: questa la risposta alla domanda sul ritardo e sulla data-ghigliottina del 31 dicembre prossimo, con un'aggiunta che più che rassicurare sembra mettere ancora più in agitazione i foggiani: “Aspettiamo che si chiuda la procedura con la commissione di Via nazionale, per fine settembre credo che ce la faremo. A ottobre poi pubblicheremo il bando di gara, per il quale occorrono sessanta giorni”. 
 
LA REGIONE PENSA A FOGGIA, E TARANTO?. Ma i problemi e le polemiche non hanno casa solo a Foggia – com'è giusto che sia, data la situazione di estrema criticità. Il consigliere regionale di Sel, Alfredo Cervellera, nella giornata di ieri ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta all’assessore alle infrastrutture Giovanni Giannini, avente per oggetto la chiusura dell’area pubblica dell’Aeroporto “Arlotta” di Taranto-Grottaglie. In breve, chiedendo i motivi del provvedimento, il consigliere di maggioranza poneva a pretesto quanto fatto dalla Regione proprio per il Gino Lisa di Foggia: “La Giunta si prodiga a dissipare risorse per allungare la pista dell’Aeroporto di Foggia e a trovare altri operatori, nonostante i fallimenti costosissimi per le casse regionali degli anni scorsi, mentre per Taranto pensa bene di attivare la chiusura”. Una posizione politica che, è chiaro, può essere interpretata anche come una delle tante cause delle lungaggini delle quali è vittima lo scalo foggiano. 
 
PERDERE I SOLDI? NEANCHE A PENSARCI. Ad Alfredo Cervellera infine, fanno riscontro le parole di Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, il quale ha voluto esprimere anche lui le proprie preoccupazioni per l’avvicinarsi della scadenza e per la mancata pubblicazione da parte di Aeroporti di Puglia del bando per la gara d’appalto dei lavori. “La scadenza del 31 dicembre prossimo – ha scritto De Leonardis, nella sua nota – deve essere un riferimento imprescindibile per quanti hanno a cuore le sorti dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ e responsabilità ben precise: l’ipotesi di perdere i 14 milioni di fondi Fas, così faticosamente stanziati dall’ex assessore ai Trasporti Guglielmo Minervini dopo esplicita richiesta e ripetute sollecitazioni da parte del territorio, recepite dalle istituzioni e dai consiglieri eletti – in particolare il sottoscritto e il collega Dino Marino- con l’allungamento della pista finalmente inserito tra le opere infrastrutturali da realizzare in via prioritaria, non deve essere nemmeno presa in considerazione”. 
La notizia era nell'aria, ma l'ufficialità del Ministero è un'ulteriore sicurezza. Tra Foggia e i cieli, adesso, c'è solo la lotta contro il tempo: entro il 31 dicembre infatti, deve partire l'iter procedurale per “portare a casa” quei benedetti 14 milioni di euro del Cipe. Bando di gara, assegnazione appalto e avvio lavori: tutto in circa 90 giorni. Date le lungaggini burocratiche (e non solo), più che correre, adesso, bisognerà volare. E non è una battuta. 
L'UFFICIALITA' C'E', MA I TEMPI STRINGONO. “Parere favorevole condizionato di valutazione di impatto ambientale per il progetto relativo al Prolungamento della pista di volo RWY 13/33 dell’aeroporto di Foggia, proposto dall’Enac”. Ecco l'ufficialità, data proprio dalla Giunta della Regione, durante i lavori di oggi. E questo l'indomani dalla dura nota lanciata dalla Community di Capitanata “Mondo Gino Lisa” (LEGGI), la quale chiedeva conto di quei 14 milioni di euro da utilizzare per lo scalo di Foggia e di cui sembravano essersi perse le tracce, nonostante la partenza dei lavori dello scalo brindisino, beneficiario di fatto del medesimo pacchetto di intervento pubblico. Sempre sul sito della Community poi, venivano riportate nella giornata di oggi le parole di Marco Franchini, direttore generale di Aeroporti di Puglia. “Il ritardo non dipende da noi”: questa la risposta alla domanda sul ritardo e sulla data-ghigliottina del 31 dicembre prossimo, con un'aggiunta che più che rassicurare sembra mettere ancora più in agitazione i foggiani: “Aspettiamo che si chiuda la procedura con la commissione di Via nazionale, per fine settembre credo che ce la faremo. A ottobre poi pubblicheremo il bando di gara, per il quale occorrono sessanta giorni”. 
LA REGIONE PENSA A FOGGIA, E TARANTO?. Ma i problemi e le polemiche non hanno casa solo a Foggia – com'è giusto che sia, data la situazione di estrema criticità. Il consigliere regionale di Sel, Alfredo Cervellera, nella giornata di ieri ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta all’assessore alle infrastrutture Giovanni Giannini, avente per oggetto la chiusura dell’area pubblica dell’Aeroporto “Arlotta” di Taranto-Grottaglie. In breve, chiedendo i motivi del provvedimento, il consigliere di maggioranza poneva a pretesto quanto fatto dalla Regione proprio per il Gino Lisa di Foggia: “La Giunta si prodiga a dissipare risorse per allungare la pista dell’Aeroporto di Foggia e a trovare altri operatori, nonostante i fallimenti costosissimi per le casse regionali degli anni scorsi, mentre per Taranto pensa bene di attivare la chiusura”. Una posizione politica che, è chiaro, può essere interpretata anche come una delle tante cause delle lungaggini delle quali è vittima lo scalo foggiano. 
PERDERE I SOLDI? NEANCHE A PENSARCI. Ad Alfredo Cervellera infine, fanno riscontro le parole di Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, il quale ha voluto esprimere anche lui le proprie preoccupazioni per l’avvicinarsi della scadenza e per la mancata pubblicazione da parte di Aeroporti di Puglia del bando per la gara d’appalto dei lavori. “La scadenza del 31 dicembre prossimo – ha scritto De Leonardis, nella sua nota – deve essere un riferimento imprescindibile per quanti hanno a cuore le sorti dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ e responsabilità ben precise: l’ipotesi di perdere i 14 milioni di fondi Fas, così faticosamente stanziati dall’ex assessore ai Trasporti Guglielmo Minervini dopo esplicita richiesta e ripetute sollecitazioni da parte del territorio, recepite dalle istituzioni e dai consiglieri eletti – in particolare il sottoscritto e il collega Dino Marino- con l’allungamento della pista finalmente inserito tra le opere infrastrutturali da realizzare in via prioritaria, non deve essere nemmeno presa in considerazione”. 

di Redazione 


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