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Gino Lisa, Bordo attacca Regione e Adp: "Inventata una scusa per sospendere i lavori"

Il deputato Pd è certo "Nessuna infrazione comunitaria"

"L'Unione Europea non ha mai aperto una procedura d'infrazione nei confronti dello Stato Italiano” per gli interventi infrastrutturali relativi all'allungamento della pista del Gino Lisa e “Aeroporti di Puglia farebbe bene a riaprire il bando e procedere con la realizzazione di un'opera strategica per l'economia territoriale e pugliese.
NESSUNA INFRAZIONE. A sconfessare apertamente Aeroporti di Puglia che nei giorni scorsi, su indicazione della Regione Puglia, ha sospeso il bando per l'appalto dei lavori al Gino Lisa, è l'onorevole PD Michele Bordo che dopo aver effettuato con il dipartimento delle Politiche Europee una verifica puntuale della documentazione prodotta a livello regionale, statale e comunitario ha appurato l'inesistenza di “alcuna procedura formale contro l'Italia per l'allungamento della pista dell'aeroporto di Foggia”.
PER L'EUROPA E' TUTTO OK. Il caso a questo punto si avvolge nel mistero anche perchè è lo stesso onorevole Bordo a sollevare dubbi sulle reali motivazioni che possono aver consigliato lo stop al procedimento. “Il carteggio tra Bruxelles e Bari – spiega il deputato foggiano - è iniziato il 5 giugno 2012, con una richiesta da parte dell'Europa di informazioni sull'intervento programmato per i 4 aeroporti pugliesi (Bari, Brindisi, Foggia e Taranto)” a seguito di un esposto di un soggetto interessato a verificare che non vi fosse stata alterazione della libera concorrenza nel trasporto aereo. “Gli uffici della Regione” continua Bordo – hanno risposto il 22 giugno 2012” fornendo i dovuti chiarimenti. “Nessun'altra comunicazione, formale o informale, c'è stata nei 15 mesi successivi e non si capisce pertanto cosa abbia motivato adesso i due funzionari regionali ad intervenire su Aeroporti di Puglia suggerendo la sospensione della gara per l'esecuzione dei lavori di allungamento con la scusa che si era in attesa di un'autorizzazione europea.
ENNESIMA SCUSA. “Ho ragione di pensare che allora le motivazioni siano altre” attacca il presidente della Commissione Politiche Ue. “Due burocrati regionali e qualche tecnico o dirigente di Aeroporti di Puglia non possono decidere se realizzare o meno un investimento così complesso e importante, a meno di non voler pensare che questa della mancanza dell'autorizzazione europea sia l'ultima scusa utilizzata da chi, per le ragioni più disparate, vuole determinare la chiusura dell'aeroporto di Foggia”.
"INTERVENGA VENDOLA". Infine l'appello diretto al presidente della Regione, Nichi Vendola "ad assumere direttamente l'iniziativa di chiarire questa oscura vicenda" e l'invito ai vertici di Aeroporti di Puglia "a riattivare la procedura della gara d'appalto. Altrimenti - conclude Bordo - tanto l'uno che gli altri si assumeranno la piena responsabilità della perdita dei finanziamenti".

di Redazione 


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