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Gino Lisa, i soldi volano via

Stop al bando per l'allungamento della pista. Mongelli non ci sta: "Sono sconcertato e preoccupato"

La corsa per giungere all'allungamento della pista del Gino Lisa si ferma all'ultimo miglio. L'Unione Europea ha notificato alla Regione Puglia l'avvio di una procedura di infrazione comunitaria, individuando nel progetto un possibile aiuto di stato e a seguito di ciò Aeroporti di Puglia ha sospeso il bando pubblico per l'appalto dei lavori a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle offerte. A questo punto tutto si rimette in gioco e, anche se da più parti si tranquillizza sulla possibilità di derogare alla scadenza del 31 dicembre 2013 come termine ultimo per usufruire dei fondi a disposizione, è evidente che i tempi slittano e non di poco.
L'ERRORE. A quanto pare tutto gira intorno ad un termine utilizzato dagli uffici regionali nella stesura del progetto. Nelle carte inviate a Bruxelles si parlerebbe di "potenziamento" dell'aeroporto Gino Lisa. Tanto è bastato per far sorgere dubbi a livello europeo sulla compatibilità di un tale intervento rispetto al trattato Ue che stabilisce il principio della concorrenza e del libero mercato.
STOP AL BANDO. L'avvio della procedura di infrazione, ad ogni modo, ha sortito un effetto immediato. Aeroporti di Puglia ha sospeso il bando per l'allungamento della pista quando ormai mancavano pochi giorni alla scadenza per la presentazione delle offerte il cui termine era stato fissato al 20 novembre. Uno stop inatteso visto che solo 24 ore fa l'assessore Marasco non aveva ricevuto notizie ufficiali in tal senso e comunque si diceva fiducioso sulla possibilità di proseguire l'iter amministrativo.
IL SINDACO "CONTRO". Non ci sta il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, che in una nota non nasconde la rabbia e la delusione: "Sono sconcertato e fortemente preoccupato dalla decisione di Aeroporti di Puglia di sospendere il bando - dichiara il primo cittadino - "La sospensione giunge nel momento più delicato della procedura, a soli sei giorni dal termine ultimo per la presentazione delle offerte e con l’imminenza della scadenza del 31 dicembre fissata dal CIPE per l’impegno con atti giuridicamente vincolanti per l’utilizzo delle risorse assegnate". Poi la tirata d'orecchie alla Regione: "È utile che tutti ricordino, anzitutto l’Amministrazione regionale che ne è stata parte attiva e protagonista al fianco del Comune di Foggia, che stiamo parlando di un intervento incluso in un’Intesa Stato-Regione, che è stato parte del pacchetto “Puglia Corsara” oggetto di deliberazione di Giunta regionale, che gli step di progettazione succedutisi a partire dal 2010 sono stati oggetto di analisi in Conferenze di Servizi affollatissime e che era incluso nei piani attuativi del Piano Regionale dei Trasporti".
I PELI NELL'UOVO. Infine la stoccata finale: "Trovo incredibile che, in una così vasta platea di uffici e soggetti coinvolti in sede di pianificazione, programmazione e valutazione, ce ne sia qualcuno che, oggi, rimarchi distinguo o eccezioni proprio quando stavamo per cogliere i frutti di un così lungo e faticoso lavoro". Come a dire: i "peli nell'uovo" si cercano solo quando si tratta di dirottare soldi a Foggia?

di Redazione 


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