Un passo importante, per far tornare Foggia tra i cieli. Almeno, stando alla perizia dell'Enac - Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – che questa mattina, con ritardo di una settimana, ha annunciato, in conferenza stampa da Palazzo di Città, di aver rilasciato parere favorevole al Piano di rischio dell’aeroporto di Foggia.
LA PRIORITA' AL PUBBLICO. “Un avanzamento importante nel processo di regolazione e pianificazione  generale” ha sottolineato il sindaco Gianni Mongelli, il quale non ha  mancato di aggiungere quanto, a suo dire, sia stato idoneo il modus  operandi dell'amministrazione, impegnata a “dare assoluta prevalenza a  un’infrastruttura pubblica strategica non solo per Foggia, rispetto ai  pur legittimi interessi di natura privata che sono riguardati dal  progetto di allungamento della pista e dalla ripresa dei voli dal Gino  Lisa”. Piena soddisfazione anche da parte dell'assessore alla Qualità e  all’Assetto del Territorio, Augusto Marasco, sintetizzata in una battuta  che avrebbe esorcizzato qualsiasi tentennamento circa il ritardo dello  stesso adempimento dell'ENAC: “Magari – ha detto – tutte le procedure  pubbliche, anche meno complesse di questa, si chiudessero con soli sette  giorni di ritardo”.
MENO PALAZZI (PER UNA VOLTA). Di fatto, entrando nello specifico, sono  stati evitati due programmi  urbanistici, ossia la costruzione di nuovi  plessi residenziali, in  favore invece del tanto agognato allungamento  della pista di decollo e  di atterraggio. Nella fattispecie, sono stati  ridotti del 50% i lavori  previsti dall'iniziativa pubblica,  evitando le  edificazioni della  “Cittadella Francescana” e del Centro Direzionale,  “le cui  realizzazioni – si legge sul foglio ufficiale – si sarebbero  trovate in  asse con la pista di volo e quindi lungo la traiettoria di  sorvolo  degli aeromobili in fase di decollo e atterraggio”.