I FATTORI TECNICI. Le carte, le documentazioni, i bandi, i ritardi, sembrano passare in secondo piano davanti all'aspetto politico. Ma sono proprio i fattori tecnici a penalizzare (almeno formalmente) l'aeroporto di Foggia. Eppure dopo gli incontri con l’assessore ai trasporti Gianni Giannini, il capo di gabinetto del presidente Vendola, Davide Pellegrino, i vertici di Aeroporti di Puglia e il responsabile del procedimento, Leonardo Di Gioia guarda il bicchiere mezzo pieno.
IL RUOLO DELLA REGIONE. “Viene confermata – evidenzia l'assessore al Bilancio - la difficoltà di fondo emersa in sede tecnica all’atto della sospensione del bando, e il necessario adempimento circa gli aiuti di Stato, ma la volontà politica di realizzare l’opera ha trovato una ulteriore conferma”. Andrebbe in realtà detto che è una ulteriore smentita di quanto fatto in passato, dato che lo stesso Di Gioia, nell'incontro a Foggia di venerdì aveva spiegato: “La Regione ha avuto tante opportunità per bloccare l'iter, per neutralizzare, e non lo ha fatto e non lo farà, in quanto non è una sua volontà politica”.
L'INCONTRO DI GIOVEDI. Dalla riunione, dunque, è emersa l’inderogabile necessità per Aeroporti di Puglia di alcuni approfondimenti tecnico-giuridici per verificare la compatibilità della riapertura della gara d'appalto, sospesa da Aeroporti di Puglia in attesa del via libera comunitario sulla compatibilità dei finanziamenti. Gli uffici competenti – assicura Di Gioia - sono stati sollecitati a svolgere tali approfondimenti in tempi rapidissimi, in modo che giovedì si possa tenere sull’argomento una riunione aperta ai rappresentanti istituzionali della Capitanata, a cominciare dal sindaco di Foggia.
L'ONESTA' INTELLETTUALE. “Ritengo - conclude Di Gioia che si debba proseguire con fiducia nel lavoro, convinti come siamo della onestà intellettuale, politica e amministrativa della Regione ed ancor più delle buone ragioni del territorio”. Aspettiamo...